reliquiario - a ostensorio, opera isolata - ambito piemontese (secondo quarto sec. XVIII)
reliquiario a ostensorio
1730 - 1743
Piede sagomato con volute angolari coronate da testine di cherubi e cartella centrale mistilinea includente un motivo fitomorfo sormontato da un festone con pendoni. Nodo a vaso definito da volute e decorato da un motivo a "pelacetta" con ovolo centrale. un elemento definito da volute laterali e centrato da un fiore segna il passaggio dal nodo alla mostra. Quest'ultimo presenta un profilo descritto da profonde volute e cornici spezzate, caricate da festoni di frutta, fiori a cascata e, in basso, due testine di cherubi, ed è conclusa da fregio apicale con tiara e chiavi decussate. La mostra reca nel mezzo la teca a contorno sagomato chiusa da cristallo. Il reliquiario è realizzato in lamina d'argento su struttura lignea
- OGGETTO reliquiario a ostensorio
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MATERIA E TECNICA
argento/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura
CRISTALLO
LEGNO
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MISURE
Altezza: 76
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Alessandria (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario fu verosimilmente eseguito in seguito alla canonizzazione di papa Pio V, avvenuta nel 1712. Il minuzionso verbale della Visita Pastorale del vescovo G. M. Arboreo Gattinara del 1730 non contiene menzione dell'oggetto, che è registrato invece nel verbale della Visita di monsignor G. T. Rossi del 1760, rilevandovi unoltre l'esistenza dei sigilli del suddetto Gattinara; particolare questo che consente di riferire il reliquiario agli anni del suo vescovato dal 1730 al 1743 ("visitavit Reliquiarium ex argento ad formam Ostensorii elegantissime elaboratim, in quo osservatur Reliquia ex Ossibus S. Pii V Pontificis O. M. Alexandrini cum chrystallo a parte anteriori, et cum duobus sigillis praelibati DD. Epi Gattinara hinc inde pendentibus"). Del reliquiario è menzione negli inventari della spettanza del Capitolo del 1773, 1780, 1790, 1816, 1828 ( più dettagliatamente descritto: "Un reliquiario grande in argento coll'anima interna di legno detto di S. Pio con due teste, ed ali al piede, con due cimase mobili, l'una col triregno e chiavi, l'altra a corona imperiale, e due teche mobili pure in argento colle reliquie di S. Pio e l'altra senza e destinate a riporvi le Reliquie della B. V. S. Giuseppe, S. Pietro e S. Domenico esistenti colle autentiche. Il tutto entro una custodia di legno in peso piemonte lib. 10 oncie 1", si è conservata anche la seconda cimasa di fattura più recente) e 1840. Bibliografia di specifica: AMATO G., La Cattedrale di Alessandria: storia e descrizioni, 1985, p. 55; SPANTIGATI C., La Cattedrale di Alessandria, 1988, pp. 119 - 120, 135 n. 71. Bibliografia di confronto: SPANTIGATI C., BARBERO A. (a cura di), Inventario trinese. Fonti e documenti figurativi, 1980, pp. 127 - 128; ZASTROW O., Capolavori di oreficeria sacra nel comasco, 1984
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100056095
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0