cassa, opera isolata di Testore Antonio (ultimo quarto sec. XIX)

cassa, 1876 - 1877

La cassa è munita di cristalli sui quattro lati ed ha struttura architettonica: base rettangolare con rinforzi aggettanti negli angoli, su cui poggiano quattro mensoloni a voluta sostenenti lesane dalle estremità arricciate in volute; alta cornice modanata ed andamento sagomato, dalla quale s'innalzano quattro grandi volute angolati sotenenti una gran corona cimata da un globo con croce apicale; al centro sotto la corona, cartella bombata, sagomata, raggiata, con iscrizione; ai lati della corona, due cherubi. Decorazione a "pelacette", volute e girali fitomorfici, fiori e foglie d'acanto

  • OGGETTO cassa
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    CRISTALLO
    argento/ fusione/ sbalzo/ cesellatura
  • MISURE Profondità: 90
    Altezza: 240
    Larghezza: 135
  • ATTRIBUZIONI Testore Antonio (notizie 1876-1877): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cassa argentea della Madonna della Salve, opera dell'argentiere e orafo alessandrino Antonio Testore, fu realizzata tra il 1876 e il 1877, ed è rifacimento il più possibile fedele dell'originale, distrutto dall'incendio verificatosi nell'aprile del 1876. Con Testore collaborò l'incisore Carlo Piccolini ed il costo fu di L. 21000. La custodia argentea originale era stata realizzata nel 1761 da un altro orefice alessandrino, l'argentiere Giovanni Battista Ceresa, con l'aggiunta nel 1792 della corona e nel 1828 dei putti a sorreggerla (l'attribuzione al Ceresa è in Ansaldi F., 1843, ma sull'argentiere non sono emerse notizie documentarie, pertanto questa è tutt'oggi la sola menzione). L'iniziativa fu del canonico Macedonio Galea, amministratore della cappella della Salve, e con il contributo delle famiglie alessandrine, in special modo del marchese Vittorio Amedeo Ghilini. Bibliografia specifica: CHENNA G. A., Del Vescovato de' vescovi e delle chiese della città e diocesi d'Alessandria, 1786, v. II, p. 36; ANSALDI F., Notizie storiche del miracoloso simulacro della B. V. della Salve venerata della Cattedrale di Alessandria 1843, pp. 23 - 26; ROSSI G. B., Cenni storici-critici-illustrativi sulle varie vicende della Cattedrale di Alessandria dalla sua fondazione sino ai presenti restauri,1877, pp. 120, 223 - 227; Riapertura della restaurata Cattedrale di Alessandria discorsi e memorie, 1879, pp. 104 - 105; AMATO G., La Cattedrale di Alessandria: storia e descrizioni, 1985, p. 23, tav. IV; SPANTIGATI C., La Cattedrale di Alessandria, 1988, pp. 120, 135, n. 72 - 74, tav. XIII; LANZIVECCHIA R., 1989, pp. 56 - 57, tavv. 3, 86 - 87
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100055917
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI entro cartella sottostante la corona - SALVE - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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