altare, opera isolata - bottega piemontese (secondo quarto sec. XIX)

altare,

Mensa a parallelepipedo (moderna) in legno dipinto e stucco con gradini lignei sostenuti da volute con cherubini; ancona costituita da due lesene laterali lisce terminanti con capitelli corinzi. Timpano spezzato con al centro ghirlanda e nastri

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    MURATURA
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Andezeno (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima menzione dell'altare risale alla visita del vescovo Roero del 1750 (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Roero, 1750, vol. 7.1.29 f. 154v) in quanto la relazione di monsignor Beggiamo è assolutamente illeggibile in queste righe. "Visitavit aliud altare a cornu epistolae altaris maioris est lateritium plenum cum portatili tire aptato, reliquum corpus eiusdem altaris est ligneum vario colore depicto et habet omnia sita ad eiudem ornatum". Il Rorengo di Rorà si limita ad un breve cenno "alterum ex apposita parte constructum altare dicatum esse Sanctissimae Trinitati expressa insuperposita Iconae praeter necessaria ornamenta, quibus altare ipsum est decenter instructum" (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Rorengo di Rorà, 1774, vol. 7.1.48, f. 198v). Il Franzoni nel 1837 informa che qui era conservata la reliquia di San Bartolomeo entro una "capsula lignea" (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Franzoni, 1837, vol. 7.1.78, f. 112v). La struttura dell'altare dovette comunque subire delle modifiche se la decorazione muraria, in sintonia con il resto della chiesa, è databile al quinto decennio del XIX secolo. All'antica struttura dell'altare appartengono gli intagli dei gradini della mensa e le volute che lo definiscono lateralmente, in concordanza con l'altar maggiore, coerentemente ad un progetto di unitarietà stilistica della chiesa perseguito nel XVIII secolo. Successivamente la mensa venne sostituita, come quelle degli altri altari della chiesa, cui è assolutamente identica, con una struttura a parallelepipedo di produzione industriale, vista l'identità di forme e decorazioni, che si può modificare a piacere e che qui mantiene una fascia inferiore che manca nelle altre due poiché è stato tolto anche il gradino ligneo su cui poggiava. Al posto del tabernacolo originario è un tronetto per esposizione eucaristica che doveva appartenere all'altar maggiore data la stessa curvatura della base e l'identità stilistica degli intagli. Non vi è invece alcun rapporto con in crocifisso qui collocato. L'altare come si presenta attualmente è frutto di successivi smembramenti e riassestamenti che hanno distrutto l'ideazione originaria di uno spazio stilisticamente omogeneo e coerente con l'arredo stilistico dell'Oratorio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100055866
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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