motivi decorativi architettonici

decorazione pittorica,

Decorazione a finte lesene dipinte a finto marmo terminanti con capitelli di tipo ionico con fiore centrale. Sulla parete sinistra una decorazione a trompe l'oeil di finte finestre

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Bottega Torinese
  • LOCALIZZAZIONE Andezeno (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1837 il franzoni specifica "retro altare maius extat chorus cum suis icone, sedilibus atque armariis" (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Franzoni, 1837, vol. 7.1.78, f. 112v), restituendoci l'immagine del coro così come risulta dalle osservazioni e dai documenti fotografici. Esso infatti doveva occupare tutto lo zoccolo della parete che oggi appare senza intonaco e con fori nel muro che servivano ad ancorarlo. Anche il pavimento reca le tracce dell'originaria collocazione del coro, poichè dove esso era collocato appare oggi la terra battuta. Ne deriva che il disegno è stato ideato mentre il cantiere era ancora aperto, non avrendo rifinito le zone che sarebbero state coperte datta struttura lignea. L'ampiezza delle parti grezze ne rivela la considerevole estensione. Da queste considerazioni deriva che la cronologia del manufatto non può scostarsi dall'ottavo decennio del Settecento, come confermano anche i dati stilistici, nell'intaglio a lesene scanalate a definire lo scanno priorale di gusto neoclassico e la conclusione a tempietto. Tipologicamente più semplice ma egualmente elegante nella spartizione a lesene scanalate è il coro della parrocchiale di Arignano cronologicamente molto vicino a questo e forse uscito dalla bottega di quel Navone, capomastro ebanista chierese, autore nel 1765 del pulpito (A. Baudi di Vesme, Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Vol. II, Torino 1966, p. 734) di Albugnano. La semplice bellezza dei manufatti menzionati indica la presenza di botteghe locali per una produzione di alta qualità. Dal 1738 al 12 agosto 1764 ebbe sede la Confraternita di Carità fondata "su istigazione" del gesuita Padre G. Bruno nel 1719 (Andezeno, Archivio Comunale, Libro Ordinati, f.10). Va inoltre rilevato che nelle nicchie ai lati dell'ancona dovettero essere esposte due statue oggi scomparse
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100055856
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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