reliquiario a teca - a urna, opera isolata - bottega lombarda (terzo quarto sec. XVII)

reliquiario a teca a urna, 1650 - 1674

Piccola cassetta lignea le cui faccie sui lati lunghi sono caratterizzate da un vetro ottagonale attraverso cui si vedono le reliquie. E'arricchita sul coperchio da un fastigio in legno intagliato con balaustrini e volute

  • OGGETTO reliquiario a teca a urna
  • MATERIA E TECNICA CRISTALLO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Andezeno (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fra le reliquie appartenenti alla chiesa parrocchiale, temporaneamente conservate nell'oratorio di San Marco, sono citate dal Roero "ex ossibus Sanctorum Martirum Victoris et Coelestini, qua exstant in capsa lignea inaurata in forma urna christallo obducta" (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Roero, 1750, vol. 7.1.29, f. 154). Nel 1774 le reliquie conservate all'interno della cassetta sono aumentate perché il Rorengo di Rorà ne menziona due in più, quelle di San Abbondanzio e Sant'Urbano conservate in parrocchiale, nel vano sotto l'altare del S. Sacramento "atque hoc operiatur sub mensa altaris lateralis sub titulo S.mi Sacramenti in qua extat quoddam veluti armarium nec tuto clausum nec interius ornatum, reliquiae Sanctorum martyrum Abbundantii, Celestini, Victorini et Urbanis reposita intus capsulam seu urnam ligneam deauratam sigillo ad (...) praedecessoris Archiep. Rotarii pluribus in locis obsignatum" (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Rorengo di Rorà, 1774, f. 186 v.).Successivamente vengono ancora menzionate dalla Marzano. La devozione a S. Vittore o Vittorino è molto diffusa in Piemonte spesso abbinata a quella di S. Corona: si ricordano le chiese di S. Vittore nella vicina Rivalba e la pieve dei Santi Vittore e Corona di Incisa Scapaccino. La cassetta è uno dei pochi reperti superstiti dell'antico arredo della primitiva parrocchiale. Il modello dell'urna rappresenta un'innovazione tipologica rispetto ai tipi più usati fino alla metà del secolo. Il grande modello per le botteghe torinesi è rappresentato dallo splendido reliquiario conservato nella chiesa dei Santi Martiri a Torino, giunto in città nel 1575, oltre ai fastosi tipi importati dalla Germania. Fra essi quello contenente le reliquie dei S. Giuseppe da Copertino costituisce un esempio. La tipologia dell'intaglio sembra riferirsi al modello d'intaglio ligneo che si trova nella cappella del Battista in Duomo a Torino datato dalla Di Macco agli anni 1660 - 1668 (M. Di Macco, conferenza, Torino maggio 1987) che qui risponde ad un adeguamento del gusto di corte di Carlo Emanuele II. Il tramite va dunque cercato in qualche gentiluomo locale ben introdotto a corte come ad esempio potevano essere i Villa e gli Ormea
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100055723
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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