confessionale, serie - bottega piemontese (terzo quarto sec. XVIII)

confessionale,

Profilo sagomato; corpo centrale sporgente con sportello intagliato con cartella mistilinea. Decorazioni d'ispirazione rocaille

  • OGGETTO confessionale
  • MATERIA E TECNICA legno, intaglio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Andezeno (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima citazione dei confessionali è nella visita Pastorale del Arc. Rorengo di Rorà "praeter suggestum et nonnumlis confessionales sedes rite confertos (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Roero, 1750, f. 194 v). Così pure li ricorda il Franzoni nel 1837 "plures sunt sedes confessionales recte efformate suggestus ligneus perpolitus" (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Franzoni, 1837, f. 112) insieme a due banconi posti nel presbiterio ora scomparsi. Negli anni Trenta, la relazione del prevosto Borala ne cita solo più quattro, oltre a due in sacrestia per gli uomini (Relazione f. 8/2/48). Elenca inoltre 26 banchi in due file parallele e 45 sedie. Nel 1964, tutti i banchi vennero sostituiti (L. Marzano, La storia della chiesa parrocchiale di Andezeno, s.d., pp. 50-55) con altri 30 della ditta Spinelli Siro di Carate Brianza su disegno dell'arch. Cassi Ramelli di Milano, in legno di noce di Mansonia. Gli antichi confessionali della parrocchiale vennero portati nell'Oratorio di San Marco. Li vide ancora il Roero nel 1750 "vidit duas sedes confessionales quas intellexit illuc repositos post demolitionem ecclesiae parochialis et ibidem aptari mandavit" (f. 155). I confessionali rimasti sono meno di quattro, ma la collocazione attuale non pare quella originaria perché i fregi laterali del mobile sono tagliati esattamente a metà, come pure le sagomature. I confessionali sono quelli citati dal Roero e dunque l'anno 1774 costituisce un ante quem per la collocazione cronologica del mobile. Il confronto con altri lavori contemporanei, ad esempio le porte della sacrestia, evidenzia come la tipologia decorativa, per quanto non uguale, sia simile. Comune è il gusto nel porre piccoli fregi di gusto rocaille sulla superficie liscia, appena solcata da sottili modanature, tanto da far pensare ad un medesimo esecutore. Infatti, nel giugno 1766, il maestro da bosco Giuseppe Fou, firma una quittanza "per gli usci delle sacrestie ed altri intagli in detta chiesa" (Andezeno, Archivio Comunale, cartella Culto, fasc. 11). I confessionali si collocano dunque all'interno di un gusto omogeneo per gli arredi lignei, diffuso nell'ottavo decennio del XVIII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100055708
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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