servizio da portata, insieme di Friederich Gerich Gustav, Drentwett Christian II (ultimo quarto, inizio sec. XVIII, sec. XIX)

servizio da portata, 1789 - 1799

Il servizio è composto da: 132 piatti, 4 vassoi tondi grandi, 4 vassoi tondi medi, 6 vassoi ovali grandi, 2 vassoi ovali medi, 2 vassoi ovali piccoli, 2 zuppiere ovali, 2 zuppiere tonde, 2 salsiere, 2 legumiere tonde, 6 legumiere rettangolari. I pezzi piani hanno bordo ondulato sottolineato da un motivo vegetale. I pezzi in forma hanno pareti baccellate, strisce con motivo a tralci di quercia e manici a protomi di caprone, I coperchi terminano con motivo baccellato ovoidale

  • OGGETTO servizio da portata
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Friederich Gerich Gustav (1726/ 1808): esecutore
    Drentwett Christian Ii (1729/ 1801)
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza dei punzoni e della pigna di Augsburg accompagnata dalle lettere E, L, N, P, rimanda ai mastri argentieri Gustav Friedrich Gerich e Christian II Dretwett tra 1789-1791 e 1804. La foggia dei piatti trova riscontro in un altro servizio con monogramma T opera dei due argentieri insieme a Johan Yacok Hermann Grabe verso il 1799: analogo impiego delle protomi caprine con funzioni di manici è un secchiello refrigeratore per vino dello stesso J. Y. H. Grabe verso il 1800 (H. Seling, Munchen 1980, figg. 788,782). La presenza dello stemma del Principe di Carignano, attestando la presenza fin quasi dalle origini del servizio, lascia in dubbio se l'arrivo si debba alla committenza di Giuseppina di Lorena, principessa di Carignano, donna di ampia cultura in contatto con le corti europee, o se si colleghi all'arrivo di Cristina Albertina di Sassonia, che nel 1797 andò sposa al secondo principe di Carignano, Carlo Emanuele. Il servizio pervenne nelle collezioni di Carlo Alberto per via ereditaria e fu lasciato al secondogenito Ferdinando, duca di Genova. Costui morì nel 1855 e il servizio è citato nell'Inventario dell'eredità di quest'ultimo in data 1855, al numero 992 e seguenti. Le note a matita a margine dell'Inventario stesso attestano che il servizio fu suddiviso fra i due figli (o fra le due residenze della famiglia, Genova e Torino), il che spiega l'attuale incompletezza dei pezzi. Il servizio fu presentato all'Asta Semenzato del 26-27 febbraio 1988 a Venezia (lotto 242) dalla proprietaria (Ida Magnani, di Trino) e rimase invenduto; ripresentato all'asta Semenzato di Milano del 17 ottobre 1990 (lotto 144), nel 1992 fu acquistato dall'attuale proprietaria e passò sotto la competenza della Soprint. di Roma.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100055521
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2001
    2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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