reliquiario - a ostensorio, serie - bottega lombarda (ultimo quarto, prima metà sec. XVIII, sec. XIX)
All'interno di ogni reliquiario è appeso un medaglione che contiene le reliquie e i relativi cartigli, adagiati su un tessuto con fili d'oro. Due contengono una sola reliquia; uno ne contiene due e un altro sette. Il medaglione con la reliquia di S. Anatolia porta un sigillo, ma l'impronta è consumata e non più riconoscibile. I medaglione con la reliquia di S. Concordia porta un sigillo con l'impronta consumata, ma ancora si intravede la figura di un vescovo (non è chiaro se sia seduto o in piedi) con un frammento d'iscrizione. Il medaglione con le reliquie di S. Ignazio e S. Francesco Saverio è di cristallo con una cornice in filigrana d'argento dorato; reca un sigillo che porta impressa la figura eretta di unvescovo con ilpastorale. Il sigillo delle altre reliquie non è stato trovato. Attorno ad ogni medaglione c'è una corona di fiori di stoffa colorata e foglie di rafia. I reliquiari si aprono sul retro con uno sportellino ad incastro. Sono composti da un'anima di legno dipinto di azzurro e da una lamina di rame. Attorno alla finestrella c'è una cornice mistilinea con volute affrontate e cartocci fogliacei in alto e in baso. Ai lati due foglie d'acanto in rilievo, che si chiudono a voluta, incorniciano due cartelle con un motivo a griglia. Continua al campo 'OSSERVAZIONI'
- OGGETTO reliquiario a ostensorio
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MATERIA E TECNICA
argento/ filigrana
ceralacca/ impressione
legno/ intaglio/ pittura
Ottone
rame/ laminazione/ sbalzo/ argentatura
tessuto/ laminato in oro
VETRO
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende delle reliquie conservate nei 4 reliquiari sono diverse: il Molli nel suo manoscritto ricorda che le reliquie della Vergine, di S. Anna, S. Gioacchino, S. Giuseppe, S. Giovanni Battista, S. Elisabetta e S. Zaccaria furono donate dal vescovo di Nebi il 7 gennaio 1789 (Archivio Molli di Borgomanero). L'inventario del 1866 ci informa che queste reliquie si trovano in un "unico deposito di rame inargentato" (Archivio Storico Diocesano). Il corpo di S. Anatolia giunse a Borgomanero nel 1847, fu trasportato dalla chiesa di S. Antonio alla chiesa della S.ma Trinità nel 1876 e fu inserito in un corpo di cera, dopo una ricognizione nel 1877; l'Inventario del 1866 registra la presenza di una reliquia della santa martire, conservata all'interno di un busto di legno intagliato e dorato (Archivio Storico Diocesano). Anche le reliquie di S. Ignazio di Loyola e di S. Francesco Saverio sono citate per la prima volta nell'Inventario del 1866, insieme ad un'altra reliquia di S. Francesco Saverio e alle reliquie di S. Francesco d'Assisi. S. Gaudenzio, S. Clara, S. Giuseppe Patriosca, S. Domenico e S. Sebastiano "tutte in un deposito" (Archivio Storico Diocesano). Della reliquia di S. Concordia non si ha alcuna notizia documentaria prima del 1907, quando compare nell'Inventario. Nello stesso Inventario si legge che le reliquie fin qui considerate sono conservate in quattro reliquiari; manca però quella di S. Anatolia, al cui posto c'è la reliquia di S. Tommaso (Archivio Storico Diocesano). E' evidente che la riunione di reliquie dalle vicende così diverse deve aver comportato dei cambiamenti di collocazione. Anche i sigilli trovati non sono di grande aiuto perchè si tratta di sigilli della Curia Vescovile di Novara, con la tipica immagne di S. Gaudenzio di fronte, mitrato, con pastorale e benedicente, e la legenda. Essi venivano usati dai vicari capitolari nei periodi di sede vacante (cfr. A. Franchini-A. Stoppa, "Ricerche di sfragistica nella chiesa novarese" in "Novarien", 11, 1981, p. 266). La consunzione dell'impronta può far pensare ad un sigillo non recente. A mio avviso un dato fondamentale è l'arrivo del gruppo di reliquie donate nel 1789, data che potrebbe adattarsi al reliquiario, che si allontana ormai dalla leggerezza del rococò ma non ha dimenticato completamente la decorazione settecentesca, di cui rimangono alcuni tratti nelle foglioline e nei piccoli cartocci; a questo periodo mi sembra si possano riferire il motivo a reticolato sulla cornice e quello a onde sullo scudo della fronte. Non necessariamente i quattro reliquiari devono essere stati eseguiti nello stesso momento; uno stesso modello avrebbe potuto essere richiesto anche in un momento successivo, per uniformità, tuttavia non andrei oltre la prima metà del secolo XIX. Per quanto riguarda i cambiamenti di collocazione ed eventuali sostituzioni, mancano dati precisi, tuttavia si possono fare alcune osservazioni: per la reliquia di S. Concordia mancano notizie, però difficilmente sarà arrivata con gli invii ampiamente documentati tra 1599 e 1614; forse è stata donata in epoca successiva, fra Settecento e Ottocento. Le reliquie di S. Francesco Saverio e di S. Ignazio di Loyola sono state spostate dal "deposito" in cui si trovavano insieme ad altre, che attualmente non sono più rintracciabili; molto probabilmente anch'esse sono state acquistate grazie ad una donazione, fra Settecento e Ottocento. E' possibile che il busto che ora ospita le reliquia di S. Orsola, che appartiene alle reliquie seicentesche, ma era stata sempre conservata in una cassetta, ospitasse nel secolo scorso quella di S. Anatolia, in seguito (sicuramente post 1866) ricollocata in uno dei reliquiari qui schedati (cfr. scheda cartacea SBAS TO, N° 55). Infine, la reliquia di S. Tommaso, donata nel 1754 da Mons. De Rossi, patriarca di Costantinopoli, ora non più rintracciabile, si trovava in un deposito di rame argentato e nel 1907 era in uno dei quattro reliquiari che ospitavano le altre reliquia qui schedate, ad esclusione di quella di S. Anatolia che quasi sicuramente porese il suo posto in un momento successivo. Nel recente elenco invantariale i reliquiari qui schedat sono numerati con etichette applicate agli oggetti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100038008
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- ISCRIZIONI reliquiario di S. Anatolia, ricettacolo, su cartiglio - Ex oss. S. Anatolia M - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0