paesaggio con architetture
Miniatura raffigurante una veduta architettonica. E' rappresentato un ampio porticato voltato a vela che si sviluppa a partire da un corpo architettonico appena visibile, nella penombra, sulla sinistra della composizione. Sulla parete di questo edificio, entro una nicchia illuminata dal sole, è visibile una statua raffigurante una figura in preghiera; sopra di essa è un lampione spento. Altre statue sono disposte attorno ad un grande pilastro. Un avancorpo buio introdotto da una grande arcata a pieno centro si apre a sinistra, sul fondo, appena rischiarato da una finestra. La metà destra della composizione contrastra con la sinistra per la forte valenza luminosa che la caratterizza. E' raffigurato l'ampio porticato che si apre a loggia su colonne dai capitelli compositi, con balaustrata affacciata su un parco. In questo spazio si muovono tre figure femminili accompagnate da due bambini. Cornice quadrata con luce tonda in ebano, con applicazioni angolari dorate a tralci fioriti
- OGGETTO miniatura
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MATERIA E TECNICA
Ottone
VETRO
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ATTRIBUZIONI
Migliara Giovanni (1785/ 1837)
- LOCALIZZAZIONE Caravino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La veduta architettonica è dubitativamente identificata con La Pliniana. La tecnica del fixée utilizzata per dipinti di piccole dimensioni eseguiti in olio su seta incollata su vetro viene portata in auge da Giovanni Migliara (Alessandria 1785/ Milano 1837) al principio degli anni Venti dell'Ottocento. Egli viene introdotto a Torino dall'amico e grande collezionista Pietro Baldassarre Ferrero. La veduta architettonica dal vero poteva alternarsi a quella di invenzione, ed entrambe potevano associarsi liberamente al tema storico e letterario o alla scena di genere, sempre trattate con virtuosismo pittorico, con una curiosità neofiamminga per i particolari e i giochi di luce e con una predilezione per il piccolo formato che culmina nei diciannove fixée presentati nel 1829 presso l'esposizione 'dei prodotti dell'industria dei R. Stati' organizzata dalla Camera di Commercio nel Castello del Valentino. Si veda in proposito V. Natale, 'Pubbliche esposizioni e collezionismo prima della Promotrice', in P. Dragone (a cura di), 'Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1830-1865', Torino 2001, pp. 99-105. Per una scheda biografica su G. Migliara ed una bibliografia esaustiva si veda alla relativa voce a cura di L. De Fanti in P. Dragone (a cura di), 2001, pp. 351-352. L'opera in esame è riprodotta nel saggio di S. Pinto, 'Dall'Ottocento ai nostri giorni' in 'Il Castello di Masino', Torino 1989, fig. 81, pp. 93, 95, in cui viene descritta come tipica immagine di prospettiva a cannocchiale popolata da personaggi romanzeschi. La miniatura in esame è registrata nel Salotto Rosso nell'inventario del 1929. In proposito si veda E. Ballaira - S. Ghisotti, 'Proposte per il riarredo storico del Castello di Masino', dattiloscritto, 1997, p. 74
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100047943
- NUMERO D'INVENTARIO SBAS TO 869
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1993
2002
2006
- ISCRIZIONI retro cornice, su carta blu - Quadretto del/ Migliara garantito già appartenente al C. Federigo/ Sclopis e comperato dal Conte [...]/ Valperga di/ Masino alla morte/ della Contessa Sclopis/ sua moglie [...] - corsivo - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0