Ritratto della marchesa dangeau
dipinto,
1675 - 1699
Ritratto a mezza figura della Marchesa di Dangeau, su fondo verde scuro. Essa posa di tre quarti volta verso destra, con il viso in leggera torsione rivolto a sinistra. La leggera veste bianca con bordi ricamati è contenuta in un rigido corpetto color rosa chiuso sul petto da una serie di quattro bottoni esagonali disposti in verticale su un bordo di passamaneria. Un bottone simile a quelli del corpetto ferma il risvolto decorato della manica destra all'altezza del gomito. Un manto blu a bande dorate scivola sulla figura all'altezza dell'avambraccio destro. La marchesa è ritratta con un'acconciatura a boccoli fermati sulle tempie e sulla nuca da un nastro, con l'unica eccezione di un lungo boccolo che ricade sulla spalla destra
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Francese
-
ALTRE ATTRIBUZIONI
VOET JACOB FERDINAND
- LOCALIZZAZIONE Caravino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Al momento della schedatura del 1993 il cartellino cartaceo indicante il soggetto di questo dipinto era invertito con quello del ritratto della Marchesa d'Urfé, custodito nella stessa stanza. Gli inventari del secolo XVII attestano l'incremento degli arredi e dei quadri del castello, ai quali si aggiungono quelli "mandati da Torino sotto li 26 Agosto 1682", in particolare i ritratti in grande di Sua Altezza Reale, di Madama Reale e della Principessa Ludovica. Carlo Francesco I fu un personaggio di primo piano alla corte sabauda, grazie al rapporto di privilegio che lo lega a Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours. Al riguardo si veda E. Ballaira - S. Ghisotti, 'Il Castello di Masino negli inventari storici', in "Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti", Torino 1994, pp. 112, 114-115. Il ritratto in esame è da confrontare con i ritratti del pittore fiammingo Jacob Ferdinand Voet (1639-1700 ca.), documentato in Piemonte all'inizio dell'ottavo decennio del secolo XVIII. In proposito si veda M. di Macco - G. Romano (a cura di), 'Diana trionfatrice. Arte di corte nel Piemonte del Seicento', Torino 1989, pp. 40-42; M. di Macco, 'Il Seicento' in 'Il Castello di Masino, Milano 1989, p. 77; P. San Martino in 'La pittura italiana. Il Seicento', Milano 1989, p. 920. "Quattordici quadri ovati con ritrati di Dame, con cornici intagliate e dorate" sono segnalati nel 1716 nella Camera del Conte di Masino, attuale Salotto Rosso. Nell'inventario del 1736, stilato da Emilia Doria di Dolceacqua, i quattordici ritratti di dame sono detti "di Ferdinando". Nell'inventario del 1849 i quattordici ritratti ovali figurano nella camera detta proprio "delle belle di Luigi Decimo quarto", odierna stanza verde dell'appartamento del Conte. Analoghe gallerie di 'Belle Donne' si trovano conservate al primo piano del Castello di Masino, nel Salone dei Savoia, e presso una dimora privata di Campiglione Fenile
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100047841
- NUMERO D'INVENTARIO SBAS TO 771
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
1993
2002
2006
- ISCRIZIONI su cartellino appoggiato alla cornice - Marquise de Dangeau/ femme du Marquis Philippe aide de/ camp de Louis XIV - corsivo - a penna - francese
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0