paesaggio marino

sovrapporta,

Sovrapporta dipinta ad olio su tela rappresentante un litorale marino con una nave, edifici e personaggi intenti al trasporto di merci su barche. Colori: bruni, grigi, rosso, rosa, arancione, giallo, azzurro, bianco

  • OGGETTO sovrapporta
  • ATTRIBUZIONI Antoniani Francesco (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Caravino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è attribuibile allo stesso artista che dipinse la seconda sovrapporta della sala, speculare a questa; la coppia è identificabile per la prima volta all'interno della lunga catena inventariale degli arredi del castello nella citazione dell'inventario del 1807, che registra nella sala "due porte volanti a due battenti all'Inglese colle sue sopra porte dipinte con marina", verosimilmente le stesse descritte come le due "Ciambrane cò suoi sopraporta pitturati" citate nell'inventario del 1794 (E. BALLAIRA, S. GHISOTTI, Regesto degli inventari storici del castello di Masino: denominazione, destinazione d'uso e arredo degli ambienti dal XVII al XX secolo. Convenzione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte del 3/9/1992, Torino 1992, pp. 43-44). L'analisi stilistica delle due opere permette di proporne l'attribuzione al milanese Francesco Antoniani, pittore paesaggista che godette di grande fortuna presso la corte sabauda, fornendo dal 1743 al 1749 una serie di cartoni per la Reale Fabbrica di Arazzi con "boscarecce", "architetture e rovine" e "marine", partecipando poi alla decorazione di vari ambienti nelle residenze reali e specializzandosi nella produzione di sovrapporte con marine con effetti metereologici; per questo tipo di produzione è documentato per la reggia di Venaria Reale tra il 1750 e il 1755, nel 1755 nell'appartamento di ponente dei duchi di Savoia in Palazzo Reale a Torino, poi a Moncalieri, tra il 1774 e il 1775 (V. VIALE (a cura di), Mostra del Barocco piemontese, catalogo della mostra, Torino 1963, p. 114 e tav. 187; S. PINTO (a cura di), Arte di corte a Torino da Carlo Emanuele III a Carlo Felice, Torino, 1987, pp. 20-21, 32, 71-72, 84, 148, tav. XXXVI; con bibliografia); la fortuna del pittore anche presso l'aristocrazia torinese avvalora la possibilità di una commissione da parte dei conti di Masino. L'opera necessita di pulitura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100047769
  • NUMERO D'INVENTARIO SBAS TO 699
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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