Edwin. figura maschile seduta
stampa stampa di traduzione,
1778 - 1778
Smith John Raphael (1752/ 1812)
1752/ 1812
Soggetti profani. Ritratti: giovane. Oggetti: lettere; flauto
- OGGETTO stampa stampa di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ maniera nera
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MISURE
Altezza: 470 mm
Larghezza: 360 mm
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ATTRIBUZIONI
Smith John Raphael (1752/ 1812): incisore
Wright Joseph Detto Wright Of Derby (1734/ 1797): inventore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del castello Valperga di Masino
- LOCALIZZAZIONE Castello Valperga di Masino
- INDIRIZZO via del Castello 1, Caravino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attuale Gabinetto delle stampe fa parte dalle origini del cosidetto appartamento del Vicerè di Sardegna, allestito per Carlo Francesco II conte di Masino (1727-1811), che riceve tale nomina nel 1780. Gli inventari del castello presentano un vuoto documentario per la seconda metà del Settecento e la stanza, precedentemente adibita a locale di servizio, viene elencata per la prima volta solo nella Descrizione dei Mobili del 1807 come "Gabinetto di S.E. il S.r Conte di Masino, coi ritratti del Sov.o Vitt.o Amedeo di Savoja Re di Sardegna, e suoi figlioli, unitem.te alle loro rispettive Consorti". Le "Carte con varie istorie colla giazza avanti, con cornice nera, e profilo dorato, formando l'ornam.to del gabinetto, quantità 70, valore L. 150" erano dunque disposte con l'attuale incorniciatura e sovrastate dagli 11 ritratti Savoia ancora in loco (p. 30, n. 20) e inquadrate nella decorazione parietale secondo un progetto decorativo unitario. Infine nello Stato dei Mobili del 1811, nell'Appartamento del Sig.e C.te di Masino è descritto il gabinetto con "1. Guarnitura di plancie tutt'all'intorno L. 260" e, più tardi, nella Stima del cav. Accorsi del 1935 le "70 stampe Inglesi e Francesi" sono valutate L. 3400. Oggi le stampe, anche a seguito del recente furto di un ritratto, sono ridotte a 67: l'incorniciatura dei pannelli ha comportato in molti casi la piegatura, la copertura o la ridipintura dei margini, rendendo perciò spesso impossibile il rilevamento dei dati documentari. La collezione risulta composta da stampe di riproduzione inglesi e francesi, databili per lo più all'ultimo quarto del XVIII secolo, assemblate senza un particolare nesso di tipo tematico o tecnico, ma più probabilmente per le loro dimensioni. Questa apparente disomogeneità è spiegabile per le stampe inglesi, una ventina, con la loro comune provenienza, desumibile dallo stemma nobiliare del conte di Oxford e dalla segnatura relativa alla residenza di Houghton Hall, presenti in alcune di esse. Sir Robert Walpole, primo conte di Oxford (1676/ 1745), aveva radunato nella sua residenza di Houghton Hall, Norfolk, una pregevole galleria di dipinti italiani, fiamminghi e olandesi dei secoli XVI-XVIII: il figlio Horace vendette la maggior parte della raccolta nel 1779 a Caterina II di Russia, tramite l'ambasciatore che andò così a formare un nucleo importante del museo dell'Ermitage. In previsione della vendita, Horace fece illustrare l'intera collezione con 161 incisioni, datate a partire dal 1775, di diversi autori, che l'editore londinese John Boydell raccolse nei due album intitolati "A seat of prints, engraved after the most capital paintings in the collection of her imperial majesty the emperesse of Russia, lately in the possession of the earl of Oxford, at Houghton in Norfolk: with plans, elevations, sections, chimney pieces, and ceiling" usciti nel 1787 e 1788. Nel nucleo francese comprendente vedute, scene di genere, rovine, spiccano due serie più consistenti: la prima è composta da marine e paesaggi alla maniera di Joseph Vernet, e la seconda da 9 illustrazioni tratte da un'edizione settecentesca de "Les aventures de Télémaque" di Francois de Fenelon (1699). I pannelli su cui sono applicate le stampe presentano cornici semplici filettate d'oro che racchiudono le singole stampe sotto vetro; borchie ovali baccellate e anelli di sospensione.La scritta inglese fa riferimento alla contemplazione della natura nei suoi aspetti di ordine, grandiosità e utilità che è tematica tipica del preromanticismo; l'incisione riproduce infatti il dipinto di Wright of Derby raffigurante Edwin, il giovane poeta protagonista del poema in versi The Minstrel di James Beattie (1771 e 1774), descritto proprio come malinconico adolescente nel libro I. Il pannello in questione racchiude otto stampe: Edwin, Europa, Africa, testa di cavallo e quattro della serie Les ouvertures de Télémaque
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente morale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100047218
- NUMERO D'INVENTARIO 176
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1991
2002
2007
- ISCRIZIONI a sinistra sulla roccia - Edwin Exulting view'd in natures frame goodness untained, wisdom, unconfined/ grace grandeur and utility combined - corsivo - inglese
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0