candeliere, serie - bottega astigiana (inizio sec. XIX)

candeliere, 1800 - 1810

La base ha sezione triangolare, con spigoli sagomati a volute. Le facce sono decorate da specchiature con modanature mistilinee e motivi vegetali. Il fusto si dilata in un grande nodo con decorazione a fogliame, la parte successiva del fusto presenta scanalature verticali e termina con una infiorescenza a motivi vegetali, di forma conica, che sorregge il piattello portacandela

  • OGGETTO candeliere
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ argentatura/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Astigiana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bonzanigo G. M
  • LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Una tradizione ritiene che i candelieri, come altri lavori in legno della Collegiata, siano opera di G. B. Bonzanigo o della sua bottega. Attualmente non esistono documenti che confermino il fatto. Si potrebbe però riconoscere in questi oggetti una parte di quella cospicua commessa fatta allo scultore Bonzanigo, di cui da notizia il Gabiani (G. M. Bonzanigo di Asti, intagliatore in legno ed in avorio, 1745-1820. Cenni biografici ed artistici, Torino 1920, pp. 66-67, n. 2.); di tale commessa non resterebbero, oltre agli oggetti trattati, altro che i quattro candelieri dell'altare della cappella di San secondo e la croce dell'altare maggiore. La notizia è stata desunta dal Registro delle deliberazioni e decreti della fabbrica dell'insigne Collegiata di san Secondo, che il Gabiani trovò nell'archivio parrocchiale. Purtroppo la mancata catalogazione del suddetto archivio rende estremamente difficile poter stabilire quali e dove siano gli scritti realmente conservati. Al momento attuale del Registro non si sono trovate tracce. Secondo quanto rinvenuto dal Gabiani risulta che in data 11 agosto 1808 vennero commessi allo scultore trenta candelieri argentati, l'esposizione e tre cartegloria. Per questo lavoro Bonzanigo pattuì 1.100 lire. In seguito, però, per l'esecuzione di soli ventidue candelieri richiese il compenso di lire 2.200. La Fabbrica della Collegiata non aderì alla richiesta e autorizzò lo scultore a rescindere il contratto, qualora egli insistesse per essere pagato con una cifra superiore a quella pattuita. Risulta che il 28 dicembre 1810 si giunse ad una composizione amichevole, avendo la Fabbrica deciso di pagare allo scultore la somma convenuta di lire 1.500 per l'apparato di trentasei candelieri, intagliati e inargentati con la croce, cartegloria e baldacchino, tutti di disegno uniforme. Parte di questi oggetti, se non tutti, esistevano certamente nella Collegiata al tempo del Gabiani: egli infatti riporta le singole misure. Sappiamo quindi che i candelieri erano di tre dimensioni: 170 x 37; 120 x 27; 85 x 18. I quattro candelieri della cappella di San Secondo, di disegno analogo a quelli in oggetto misurano 170 x 36. Il gruppo di cui si tratta misura soltanto 110 in altezza con una differena di 10 cm. in confronto al secono gruppo misurato dal Gabiani. Viste, però, le condizioni non troppo stabili dei candelieri in esame, si può ipotizzare che l'usura e, nei casi estremi, l'assemblaggio di parti integre di vari candelieri in rovina possano aver ridotto in parte l'altezza. Bibliografia: N. Gabrielli, Arte e cultura attraverso i secoli, Torino 1977, p. 181
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046918
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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