croce d'altare, 1800 - 1810

La base della croce, di sagoma triangolare è costituita da due volute vegetali che specularmente comprendono il motivo centrale a palmette; nella parte posteriore è una colonnetta in legno, a sezione cilindirca, che con andamento ricurvo parte dalla base della croce e si collega alla base del piedistallo assolvendo così la duplice funzione di supporto statico per la croce e di strumento che permette la maneggevolezza dell'oggetto. La croce ha una cornice con scanalatura semplice: nella parte interna è inciso un motivo a foglie. Volute a cartoccio sono ai tre bracci estremi, mentre una decorazione a volute è collocata sulla parte terminale della croce, ai lati, poco sotto i piedi del crocifisso

  • OGGETTO croce d'altare
  • AMBITO CULTURALE Bottega Astigiana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bonzanigo G. M
  • LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Una tradizione ritiene che la croce, come altri lavori in legno della Collegiata, sia opera di G. B. Bonzanigo o della sua bottega. Attualmente non esistono documenti che confermino il fatto, anche se l'esistenza di una certa analogia stilistica tra l'oggetto considerato, la muta di tre candelieri posti presso la balaustrata dell'altare maggiore ed i quattro candelieri della cappella di S. Secondo fanno ritenere che possano essere oggetti realizzati per una stessa commessa per la Collegiata. Il Gabiani (G. M. Bonzanigo di Asti, intagliatore in legno ed in avorio, 1745-1820. Cenni biografici ed artistici, Torino 1920, pp. 66-67, n. 2.) nel descrivere le opere del Bonzanigo presenti nelle chiese astigiane, elenca quelle appartenenti a S. Secondo e consistenti in candelieri (di numero imprecisato), l'esposizione e tre cartegloria. Egli inoltre riporta in nota una notizia desunta dal Registro delle deliberazioni e Decreti della Fabbrica dell'insigne Collegiata di S. Secondo, secondo la quale la commessa di una fornitura di candelieri, con croce, cartegloria ed esposizione, di disegno uniforme, diede luogo ad un conflitto tra il Bonzanigo ed i canonici della chiesa, al momento del pagamento del lavoro. Il conflitto si risolse con un compromesso amichevole. Dallo scritto di Gabiani si possono rilevare le misure dei candelieri commessi allo scultore che non sono molto dissimili da quelle dei candelieri oggi esistenti; sappiamo inoltre che la commessa dell'apparato per l'arredo degli altari prevedeva un disegno uniforme, cosa che si può riconoscere negli oggetti considerati. Può sussistere qualche dubbio nell'attribuzione a Bonzanigo a proposito della qualità dell'intaglio, ma lo stesso Gabiani riconosce che, pur nella loro eleganza d'intaglio, non si tratta di oggetti che possano far parte alla produzione più importante dello scultore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046915
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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