angelo custode e Madonna che intercede presso Cristo
Figura centrale che campeggia nel dipinto è l'Angelo Custode: tiene per mano un bimbo incerto sulle gambe che si volge al riguardante. L'angelo, dallo sguardo rassicurante, con vistose ali spiegate salva il piccolo dal peccato mpersonificato da un diavolo alato scuro che tiene in mano il serpente della tentazione. I colori sono nitidi e brillanti; la veste dell'amgelo, di un giallo intenso, è assai drappeggiata e i panneggi creano movimenti increspati. La parte superiore del dipinto è occupata, di lato a sinistra, dalla Madonna a ssisa su di una nuvola che prega rivolta verso il Figlio. Più a sinistra Gesù, con il globo, assiste alla scena sottostante con gesto benedicente. Fra le nubi sono presenti numerosi angeli in diversi atteggiamenti. Lo sfondo è nettamente bipartito. Nella parte inferiore sono presenti due momenti: per la tentazione fa da quinta un cielo plumbeo e livido dai cangianti colori grigio e ocra; per l'epilogo, un'atmosfera chiara, luminosa, di un azzurro brillante, che avvolge rilievi progressivamente sempre più alti sui quali si stagliano, con evidente effetto chiaroscurale, alberi frondosi
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Sacchetti Giovanni Francesco (notizie 1663-1720)
- LOCALIZZAZIONE Cocconato (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è stato realizzato per l'altare "di giuspatronato del Comune" (R. TARTAGLINO, Storia di Cocconato, Torino 1965, p. 95). La ricerca d'archivio ha permesso di identificare l'ordinato consigliare del 1675 che attesta la volontà della Comunità di Cocconato di "fare il quadro dell'angelo custode per ornare in dotazione l'altare comunale". Il documento prosegue con la citazinbe dei nomi dei due Consiglieri che si recano appositamente a Torino per contattare il pittore G. Sacchetti e stabilire il prezzo di quattordici doppie per l'esecuzione dell'Opera (Cocconato, Archivio Comunale, Registro Ordinati 1670/ 1718, Ordinato del 11 gennaio 1675). La data di esecuzione è ancora perfettamente leggibile, ma la sua collocazione attuale presumibilmente fiu più tarda, cioè dopo il 1882, data di costruzione dell'altare. Il dipinto viene citato nei Decreti di visita pastorale del 27 settembre 1673, del 13 giugno 1749 e del 29 agosto 1771 conmservati nell'Archivio della Diocesi di Vercelli. Per quanto riguarda le caratteristiche stilistiche, anche se manca una firma leggibile sulla tela per potere confermare l apaternità del Sacchetti, è utile un confronto diretto con le sue operedi sicura attribuzione (cfr. M. DI MACCO, G. ROMANO (a cura di), Diana Trinfatrice, catalogo della mostra, Torino 1989, pp. 217, 219-221 schede di M. di Macco). Un esempio può essere l atela dell'Addolorata della Confarternita di Villafaletto del 1678. Il volto di S. Bartolomeo può essere messo in relazione con quello del Cristo di Cocconato, la dolcezza della Vergine del dipinto della Confraternita della Croce di Poirino, richiama decisamente quello della Vergine dell'Angelo Custode; anche il modo di abbigliare i personaggi, i panneggi, la realizzazione degli elementi naturalistici come gli alberi. Inoltre è confermato (G. ROMANO, Modelli aulici per la provincia piemontese, in M. DI MACCO, G. ROMANO (a cura di), Diana Trinfatrice, catalogo della mostra, Torino 1989, p. 217) che il Sacchetti, pur essendo un affermato pittore di corte, avesse come committenti abituali confraternite, comunità o privati che operavano nella provincia piemontese. La tela di Cocconato aggiunge un tassello alla vasta produzione del Sacchetti in Piemonte. Il dipinto è inserito in una cornice in legno intagliato e dorato ad elemennti naturalistici stilizzati. Il dipinto, dopo l'estensione della scheda, è stato pubblicato da Marina Picco (M. PICCO, Cocconato: la chiesa della SS. Trinità. Prime indagini su committenti e produzione artistica (secoli XVIII e XIX), in A. TORRE (a cura di), Confraternite. Archivi, edifici, aredi nell'Astigiano dal XVII al XIX secolo, Torino 1999, p. 163)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046807
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI sul recto, in basso, a destra - (...) Beni pingebat 1675 - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0