progetto per l'altare maggiore di San Gaudenzio

disegno, 1718 - 1718

Il disegno rappresenta un progetto per l'altare maggiore di S. Gaudenzio. La mensa poggia su una scalinatura di 5 gradini ed è retta da due angiolini. La fronte della mensa, retta da un telamone, è scandita da due specchi. Al di sopra si eleva un gradino retto da due angeli, con due cartelle ai lati decorate con festoni e al centro interrotto dal tabernacolo, a forma di tempietto, scandito lateralmente da due figure di santi entro nicchie: superiormente si eleva il trono, dato da una struttura aperta, sostenuta da due angeli, sovrastato da una corona con fastigio e da una croce. Alla sommità del gradino, ai lati del baldacchino sono candelieri e busti

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ acquerellatura/ penna
  • ATTRIBUZIONI Natali Giuseppe (1661/ 1720)
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE All'inizio del 700 la Fabbrica Lapidea di San Gaudenzio si pone il problema di rimodernare l'altare maggiore della basilica, fino a quel momento costituito da una struttura lignea provvisoria. L'episodio è in parte chiarito dai documenti, dai quali apprendiamo i nomi degli artisti incaricati della commissione dell'altare, nonchè da tre disegni conservati attualmente nella biblioteca capitolare e preparatori dello stesso. Gli artisti convocati in tempi diversi sono Pietro Francesco Prina, Giovanni Ruggeri e Giuseppe Natali (si sceglierà il progetto di quest'ultimo). Il disegno in esame dovrebbe corrispondere con quello elaborato dall'architetto cremonese, probabilmente in una via intermedia rispetto a quello esecutivo, visti gli elementi di coincidenza con l'altare attualmente in sito (mensa, angeli reggenti il gradino, buona parte del trono) La parte più differente risulta la fronte del gradino sopra la mensa, per la quale si dovette tenere in considerazione il progetto del Prina soprattutto relativamente alle cartelle realizzate nella parte scultorea da Carlo Beretta (cfr.: M. Dell'Omo Rossini, L'altare maggiore di San Gaudenzio a Novara. Per una nuova lettura dei bassorilievi di Carlo Beretta, in "Novarien", 1981 (11), pp. 73-91). La struttura in esame, che nel disegno appare particolarmente carica sul piano decorativo, è visibilmente ispirata nella parte superiore agli apparati effimeri, in modo specifico quelli delle Quarantore, secondo una prassi fortemente diffusa nel periodo barocco (cfr.: K. Nohles, Teatri per le Quarantore e altari barocchi, in "Barocco romano barocco italiano", Roma 1981, pp. 88-99. Bibliografia: M. Dell'Omo, Versatilità e fasto barocco nelle opere novaresi di Pietro Francesco Prina per le chiese del Monserrato, di San Gaudenzio e di San Giovanni, in "Novara", 1989, (3), pp. 93-104
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046574
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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