coltellaccio, elemento d'insieme - ambito ottomano-caucasico (seconda metà sec. XIX)
coltellaccio
1850 - 1899
Impugnatura bicuspidata in ottone, decorata con anelli paralleli. Lama dritta al forte di sezione notevolmente più grande rispetto al medio e al debole, prosegue con una curva ribassata rispetto all’impugnatura, allargando le dimensioni del piatto e terminando fortemente cuspidata in punta, come tipico degli yataghan prodotti nel Caucaso; i piatti della lama presentano due sgusciature parallele e pregevoli decorazioni floreali all’agemina d’argento. Fodero in legno bordato in argento inciso a bulino e ricoperto parzialmente in velluto viola e parzialmente in acciaio decorato con motivi floreali all’agemina d’argento
- OGGETTO coltellaccio
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MATERIA E TECNICA
metallo/ agemina
acciaio/ agemina in argento/ verniciatura
argento/ incisione
CORNO
CUOIO
LEGNO
ottone/ incisione
SETA
seta/ velluto
- AMBITO CULTURALE Ambito Ottomano-caucasico
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La scheda documenta lo stato del pannello e della composizione d'armi prima dell'inverno del 1988: in quell'occasione il pannello è stato rimosso ed è stato operato un trattamento con protettivo rimovibile in ragia minerale. Al momento della schedatura di revisione (2002 - 2016) le armi si trovano nel medesimo deposito, distaccate dal supporto ed avvolte in carta velina ed il pannello, che non è stato riutilizzato, versa in pessimo stato di conservazione. Questo specifico modello di yataghan, caratterizzato da un fornimento biforcuto e da una lama a un filo con doppia curvatura, simile vagamente agli antichi Khopesh egizi, si ritiene che provenga dal nord est della Turchia e dalle vicine aree transcaucasiche. Per tale ragione prende il nome di Black Sea Yataghan o di Laz Bichaq. Questo secondo nome deriva dal gruppo etnico Laz/Lazi, presenti sul confine tra Turchia e Georgia e, più precisamente, sulle coste sud orientali del Mar Nero. Le armi provenienti dall’Impero Ottomano, conservate presso il Castello di Racconigi, sono parte dei doni inviati dal Sultano Abdul-Hamid II a re Vittorio Emanuele III nell’agosto del 1904. La missione diplomatica consegnò complessivamente ventidue quintali tra fucili, archibusi, artiglierie, spade, asce, lance, revolver, armature, corazze, maglie d’acciaio, elmi in metallo e in stoffa. Esse vennero presentate al sovrano italiano disposte in vetrine foderate in velluto cremisi in una sala attigua a quella del biliardo del Castello di Racconigi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046300
- NUMERO D'INVENTARIO R.7045/3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
2016
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0