cassetta per elemosine, opera isolata - bottega novarese (terzo quarto sec. XVIII)

cassetta per elemosine,

La cassetta è murata nell'angolo formato dai basamenti della prima lesena e della semi lesena alla sua sinistra. Ha la forma di un parallelepipedo con la faccia posteriore e quella laterale destra addossate alla muratura, probabilmente munite di zanche infisse nel muro. La cassetta è formata da cinque spessi pannelli rettangolari incastrati fra loro e da un sesto, il coperchio, a spigoli arrotondati, fissato con due cerniere e una fascia metallica di rinforzo, alla faccia posteriore. La faccia anteriore presenta due rinforzi in ferro costituiti da due piatti ripiegati sul bordo superiore e, per alcuni centimetri, sulla faccia inferiore e fissati con chiodi forgiati a mano e viti: sono alloggiati in intagli appositi fatti nella faccia anteriore in modo da non sporgere dal piano del pannello. In corrispondenza sul coperchio ve ne sono due altri più stretti e non alloggiati che terminano davanti a filo col coperchio e dietro in corrispondenza della rispettiva cerniera. A quello di sinistra si sovrappone in parte una spessa cornice quadrata, svasata internamente verso la fessura per l'elemosina attorno alla quale è inchiodata una mascherina in ferro battuto. Al centro del coperchio è alloggiato un altro ferro piatto che presenta sul davanti (Continua al campo OSSERVAZIONI)

  • OGGETTO cassetta per elemosine
  • MATERIA E TECNICA ferro/ battitura
    legno di noce/ intaglio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Novarese
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'unico accenno che potrebbe riferirsi all'oggetto è contenuto in un inventario dell'antica parrocchiale di S. Maria delle Grazie datato 1763 in cui si legge: "...Entrando per la detta porta maggiore alla sinistra ci è vicino alli gradini della nave superiore un credenzino di noce con serratura, e chiave esteriormente, e con cassetta interiore annessa, e sua chiave per custodire le elemosine, che si fanno a S. Giustino M. la prima delle quali chiavi stà appresso il Tesoriere del d. o Santo, l'altra apresso il R.do Sig.r Arciprete..." (Archivio di Stato di Novara, Inventario Ven.dae Fabricae Ecclesiae Paroch.lis Terrae Grig.ci 30-5-1763, Notaio G. B. Preti Grignasco, Minutario n.12 (1763-65). doc. n.2427). La descrizione così precisa e la data dell'inventario (molto vicina al 1765, anno in cui le reliquie del santo giunsero a Grignasco e furono riposte nella allora parrocchiale di S. Maria delle Grazie) fanno ritenere che questa cassa sia stata fatta da poco tempo, tra il 1756 e il 1763 quindi. Non è mai citata la sua presenza nella nuova parrocchiale neppure nel dettagliato inventario Stella (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Inventario dell'Arciprete Don A. Stella, 1846/49, Carte sciolte). Ciò può far pensare che il trasporto nella nuova parrocchiale sia posteriore, cosa ragionevole se si pensa che l'antica parrocchiale ebbe ancora ad ospitare funzioni fino all'inizio del Novecento. Le due placche angolari metalliche non originali potrebbero riferirsi ad un intervento di consolidamento della cassetrta realizzato forse in occasione del suo trasporto e collocazione nella nuova chiesa parrocchiale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042580
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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