borsa del corporale, opera isolata - manifattura italiana (secondo quarto sec. XVIII)

borsa del corporale, 1730 - 1740

La busta è composta, sul fronte, da due pezze di tessuto accostate la cui cucitura centrale di applicazione al supporto rigido di cartone è parzialmente coperta dai galloni. E'foderata esternamente con tela di lino bianca cerata, internamente con tela di lino (?) bianca. Sui bordi e al centro, a forma di croce, è decorata da galloni (h cm 4) eseguiti a fusello con rame argentato filato (anima in seta avorio) e rame argentato lamellare, applicati con filo di seta avorio. Il motivo del tessuto è definito da fiori e boccioli di dalie e peonie disposte simmetricamente, mentre vicino al bordo superiore si scrogono due rametti avorio, tono su tono, un motivo a pizzo e, negli angoli in alto, un sottile tralcio con campanule blu. Gros de Tours liserè broccato. R.d.d.: n.v. x n.v. Orditi: uno di fondo in seta avorio a due fili accostati, torsione senso S, 60 fili (doppi)/cm. Trame: una di fondo in seta avorio, torsione senso S, 44 colpi/cm. T.lanciate color rosa, avorio, rosso, bordò, due gradazioni di verde, nocciola, 2 gradazioni di blu, giallo, legate in diagonale, direzione S

  • OGGETTO borsa del corporale
  • MATERIA E TECNICA seta/ tessuto/ liseré
    seta/ broccata
    seta/ gros de Tours
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La borsa proviene dal fondo tessuti dell'ex Museo Diocesano d'arte sacra di Novara, depositato parzialmente dal 1981 nel Museo d'Arte Religiosa di Oleggio, a cura della Commissione d'arte sacra della Curia Novarese (rif. oral. da p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, da Don Teresio Brustio e da Don Tino Temporelli, membri della Commissione citata, nel 1985). La mancanza di indicazioni circa la provenienza dell'oggetto analizzato non permette di avviare ricerche specifiche negli archivi locali. Anche la consultazione dell'inventario Artistico Diocesi di Novara, conservato negli Uffici della Curia Vescovile novarese, ha dato esiti negativi. E' impossibile ricostruire il modulo di base del tessuto analizzato ricavato probabilmente da ritagli di recupero di un paramento, come l'utilizzo di due frammenti e la loro disposizione, secondo una simmetria non presente nella composizione dell'intera pezza, fa supporre. Si può comunque collegare l'impostazione del disegno alle composizioni caratterizzate da un andamento sinusoidale definito da un nastro a pizzo (cfr. Tessuti antichi nelle chiese di Arona, cat. a cura di G. Romano, D. Devoti, Torino, 1981, ill. pp. 179-180). La descrizione dei fiori in modo naturalistico colloca l'opera nel settecento inoltrato, ma il disegno a nido d'ape del nastro e la presenza degli effetti "berclés", cioè di point rentrés, per rendere le sfumature dei colori e i passaggi da un colore all'altro circoscriverebbe l'opera intorno agli anni 1730-40 (cfr. op. cit., pp. 165-166). Per l'esecuzione del tessuto si ipotizza l'impiego di un telaio al tiro da parte di tessitori italiani. I galloni, per la tecnica d'esecuzione, il fusello e il disegno che li compone paiono coevi al tessuto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042566
  • NUMERO D'INVENTARIO 62/V
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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