secchiello per l'acqua benedetta, opera isolata - bottega torinese (secondo quarto sec. XIX)

secchiello per l'acqua benedetta,

Secchiello d'argento con aspersorio. Delicatamente cesellato alla base con volute racemi d'argento vegetali e rose. Una fascia concava sovrastante è incisa a tratti regolari da barrette longitudinali; quindi s'apre in una fascia liscia e convessa chiusa da una cornice a cordoncino. E'retto da un sottile manico a sezione circolare che presenta un gancio alla sommità. L'aspersorio è liscio e senza decori

  • OGGETTO secchiello per l'acqua benedetta
  • MATERIA E TECNICA argento/ cesellatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Torinese
  • LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dei tre punzoni quello mediano riferito all'orefice è indecifrabile per l'abrasione del metallo. Il punzone con la croce dei SS. Maurizio e Lazaro dei Savoia è riferito all'argento per grossi lavori, cioè quelli per peso e consistenza capaci di sopportare la punzonatura. Viene messo in circolazione con le Regie Patenti del 1814, ed è caratterizzato per l'argento di primo titolo, cioè una lega di 11/12 d'argento. La testa di toro entro losanga smussata è indicativa dell'Ufficio del marchio di Torino ed è introdotto con R.R.P.P. del 1824. In contraddizione col punzone dei Savoia, questo è solitamente abbinato al titolo 800% meno puro. Ma non era una regola assoluta perchè numerose sono le eccezioni (A. Baragoni, Maestri argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino 1976, pp. 14-15, tav. XIII). Numerosi argenti della chiesa provengono da Torino (non se ne trova alcuno di provenienza astigiana) che rappresenta, almeno per gli acquisti di un certo prestigio, la città di riferimento. La delicata cesellatura a motivi fitomorfi alla base del secchiello e la cornice concava sovrastante pongono stilisticamente l'oggetto all'inizio del secolo XIX. In ambito locale corrispondono ad un gusto vicino al nostro oggetto il secchiello con aspensorio, in argento, della confraternita della S.S. Trinità ad Asti datato alla metà del XIX secolo e quello della chiesa di San Biagio in frazione Bagnasco di Montafia, datato più genericamente all'800
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042366
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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