meil, opera isolata - manifattura italiana, ambito ebraico (prima metà XVII)

meil, 1600 - 1649

Il meil è composto da quattro frammenti. Denominazione tecnica: damasco in raso, rigato. Il decoro, ad impostazione verticale e delimitato da sottili rigature, è composto da una fascia centrale in cui si alternano due tipi di infiorescenze stilizzate e da due fasce laterali con bordure floreali. Fondo rosa e azzurro, disegno bianco, giallo, rosa scuro. Analisi tecnica: 1 ordito, seta rosa, a disposizione in azzurro, giallo, bianco, 48 fili/cm; 1 trama, lino bianco, 20 colpi/cm. Ordito di seta e trama di lino producono, intrecciandosi secondo la faccia trama e la faccia ordito del raso da 5, gli effetti lucidi e opachi caratteristici del damasco, arricchiti in questo caso dall'ordito a sezioni di colore, in contrasto con la trama bianca. Cimose: 4 cordelline di lino bianco. Esecuzione con telaio al tiro. Frange di cotone rosa e azzurro di 1,5 e 4 cm sono rispettivamente applicate lungo lo spacco posteriore e sui bordi della gonna e della balza. Fodera in tela di canapa rossa; sui bordi della fodera di canapa sono visibili frammenti di un'altra fodera in taffetas

  • OGGETTO meil
  • MATERIA E TECNICA canapa/ tela
    seta e lino/ damasco
    seta/ taffetas
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana Ambito Ebraico
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Tempio Israelitico
  • INDIRIZZO piazzetta Primo Levi, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione dell'oggetto a manifattura italiana è dubbia, potendosi anche ritenere di manifattura francese. Il damasco misto seta e lino con cui è stato confezionato il meil sembra appartenere al genere descritto nel saggio di J. Silvestri, "Storia e fortuna del damasco", in G. Romano-D. Devoti (a cura di), "Tessuti antichi nelle chiese di Arona", Torino 1981, pp. 76-77. Questo genere tessile era sicuramente prodotto anche in Italia (cfr. "Five centuries of italian textiles", Prato 1981, p. 220; R. Bonito Fanelli, "Il Museo del Tessuto di Prato", Firenze 1975, p. 137) e forse nella stessa Torino. Il disegno floreale stilizzato e semplice è ascrivibile ai moduli decorativi utilizzati proprio per il damasco nel corso del XVII secolo (cfr. "Five centuries", op. cit., p. 28; "Sam und Seide", catalogo della mostra, Museo di Schloss Rheydt, Monchengladbach 1985, p. 2)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso non cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042157
  • NUMERO D'INVENTARIO 209
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Onlus
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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