stalli del coro, serie - bottega piemontese (ultimo quarto sec. XVIII)

stalli del coro, 1775 - 1799

Si compone di venti stalli, tutti a sinistra della porta di ingresso del monastero. I dossali, privi del sedile e del relativo banco, concludono però le pareti della sala anche a nord, ove, su di un modulo, è ricavato un piccolo altarino composto da una mensola. La boiserie si apre in cinque porte situate rispettivamente: a nord, verso le scale del campanile (nella stessa parete si apre la finestra), a est, dal monastero e sull'estradosso della cupola della cappella contigua, a sud, per l'accesso alla tribuna, a ovest, su un piccolo andito che si affaccia sul presbiterio. Una seconda porta a ovest è falsa ed ha funzioni di simmetria rispetto all'accesso ordinario dal monastero. Gli stalli sono separati tra loro da una partitura di lesene, sui capitelli delle quali imposta la cornice superiore, mossa in una misurata sinusoide. In corrispondenza delle porte la sagoma dei pannelli si sopraeleva in un timpano chiuso da volute e cornici e coronato da un elaborato intaglio a profilo triangolare, fiori e volute. I pannelli di ciascuno stallo sono decorati con un filetto intarsiato che ne sviluppa, con ornamenti dendromorfi, la sagoma mistilinea. (Continua al campo OSSERVAZIONI)

  • OGGETTO stalli del coro
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ scultura/ intaglio/ intarsio
  • MISURE Lunghezza: 258
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sala del coro, situata nel campanile nord-est, costituisce un ambiente di collegamento tra il monastero e il santuario e svolge la funzione di vano distributivo con più esiti. L'accesso originario dal presbiterio del santuario, poi sostituito verso il 1875 da quello attuale, era la scala a chiocciola del campanile, aperta sulla parete nord (G. Carboneri, Guida Storica illustrata al Monumentale Santuario di Mondovì, Torino 1932, p. 155, 161, fig. 112). Non ho potuto reperire alcun supporto archivistico sulla commissione e l'esecuzione del lavoro, che dimostra tuttavia caratteri tipologici e decorativi riconducibili ad una cultura e ad una datazione sufficientemente individuate. A. Midana (A. Midana, L'arte del legno in Piemonte nel Sei e nel Settecento, Torino 1925, p. 31, f. 40, p. 222, f. 408) lo pubblica, con rimarchevole onestà di studioso, come eseguito probabilmente "fra il terzo e l'ultimo quarto del'700". L'esecuzione cade nel medesimo spezzone di secolo in cui furono eseguiti a Mondovì, da artigiani locali, i mobili del refettorio dei cistercensi, da intendere datati 1777 (N. Carboneri, Antologia artistica del Monregalese, Torino 1971, pp. 144-145). Gli elementi del lessico e della sintassi decorativa, gli stessi caratteri tecnici, potrebbero circoscrivere la datazione di quest'opera (che è di cultura schiettamente artigianale, intenta all'utilizzo di una lingua ormai fuori moda negli ambienti non ecclesiastici, ma con una sensibilità nuova, che nella predilezione per una scansione più misurata e lineare ritorna al repertorio e a soluzioni del secolo precedente) tra il settimo e il nono decennio del XVIII secolo. Un parallelo con il coro della cattedrale di Asti eseguito nel 1768 (illustrato da A. Midana, 1925, p. 222, f. 409, p.223, f.410) evidenzia il medesimo criterio di partizione degli spazi in pannellature verticali separate da lesene a debole aggetto su cui imposta la sinusoide appiattita della cornice. Medesima è pure l'alta sagoma delle porte su cui si increspa in un picco il profilo della cornice, a sua volta prolungata, da una sagoma a intrecci di volute intagliate e traforate, in un alto fastigio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042047
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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