PUTTI REGGISTEMMA

medaglione, ca 1858 - ca 1858

Tondo con base troncata, fondo concavo dal quale emerge ad altorilievo la decorazione plastica. I putti sono appoggiati allo stemma sabaudo nel centro e coperti con manto ampiamente drappeggiato. Reggono nelle mani rami di palma. Fondo blu, putti bianchi, fronde verdi, giallo nella cornice; cornice a motivi vegetali con giallo, su fondo bianco, nello stemma

  • OGGETTO medaglione
  • ATTRIBUZIONI Devers Giuseppe (attribuito): modellatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il medaglione "tipo robbiano", del genere grandemente richiesto alla metà dell'Ottocento, è strettamente apparentabile al servizio da tè composto da otto pezzi (scheda OA n. 00039531), sia per l'identica datazione sia per la materia, la craquelure, la policromia, sia infine per la decorazione con stemma sabaudo rintracciabile nel servizio, forse conseguenza di una diretta ordinazione reale, magari all'interno dell'Esposizione delle arti industriali del 1858 al Valentino. La perizia di Devers nella produzione di sculture a tutto tondo, ad alto e bassorilievo in terracotta smaltata e dipinta, è attestata a Parigi fin dagli anni cinquanta, quando il pittore-scultore, che in quegli anni tra l'altro lavora nell'atelier di Rude (C. F. BISCARRA, Della Ceramica e di Giuseppe Devers, in "L'Arte in Italia", III, 1871, p. 71), espone (nel 1853) sei grandi Angeli Custodi (mm. 6 x 4) o quando orna, su incarico della municipalità parigina (nel 1857) la chiesa di St-Eustache, con bassorilievi robbiani (soggetti simboleggianti la Musica), probabilmente simili a quelli esposti nel 1849, sempre a Parigi, e nel 1851 a Londra (S. PETTENATI, in Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, catalogo della mostra a cura di E. Castelnuovo e M. Rosci, Torino 1980, vol. 2, p. 767; vol. 3, p. 1435; EAD., i Porcellane e argenti del Palazzo Reale di Torino, catalogo della mostra a cura di A. Griseri e G. Romano, Torino 1986, p. 330). E' probabile che il nostro medaglione sia comparso all'esposizione del 1858 a Torino, l'anno della premiazione di Devers con medaglie d'oro per essersi reso "distintissimo nell'imitazione delle tanto ricercate opere degli Urbini, di Luca della Robbia, di B. Pallissy..." (Album descrittivo dei principali oggetti esposti nel Real Castello del Valentino in occasione della Sesta Esposizione Nazionale di prodotti dell'Industria nell'anno 1858, Torino 1858, p. 21). Una conferma verrebbe da una statuetta col Genio della Musica, smaltata in blu lapislazuli, forse esposta nel 1858 e assai simile nella positura (un'incisione del pezzo è pubblicata da C. F. BISCARRA, cit., p. 71) ai due putti reggistemma del nostro medaglione: l'evidente pur se modificato prototipo sta nel Putto reggifestone di Raffaello, che mette in luce all'interno dell'eclettismo di stile di Devers, una preferenza per l'arte quattro-cinquecentesca propria dei 48 medaglioni alla maniera della maiolica d'Urbino, eseguite per il Palazzo delle Esposizioni agli Champs-Elysées
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039528
  • NUMERO D'INVENTARIO 174
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI Nel cartiglio dello scudo - J. Devers de./ Turin 1858 - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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