zuppiera, elemento d'insieme - manifattura francese (metà sec. XIX)

zuppiera, 1850 - 1850

Corpo della zuppiera a forma di cavolo con cipolla in luogo del pomolo. Policromia naturalistica

  • OGGETTO zuppiera
  • MATERIA E TECNICA porcellana/ modellatura/ pittura
  • MISURE Altezza: 167 mm
    Larghezza: 215 mm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'uso di mascherare la funzione di una zuppiera con forma vegetali diverse, più spesso cavoli, sovente alludenti al cibo da contenere, è caratteristico della manifattura di Strasburgo alla metà del Settecento. Queste piccole e poco attardate meraviglie, che rivelano un persistente interesse per i trompe-l'oeil, sono però originate in area tedesca, nella fabbrica di Hoechst, fondata nel 1746, ed altresì d'origine tedesca era il modellatore di Strasburgo Jean Guillaume Lanz, specializzato nella forma di oggetti fitomorfi (H.P. FOUREST, J. GIACOMOTTI, L'oeuvre de faienciers français du XVIe à la fin du XVIIIe siècle, Paris 1966, p. 243). Questo genere di zuppiera era prevalentemente prodotto in maiolica, a Strasburgo (ibid., p. 242; J. BASTIAN, La faience et la porcelaine de Strasbourg, Rennes 1982, pp. 16-17), come a Sceaux e Marsiglia; in Italia, in primo luogo a Nove, nel periodo Baccin (pezzi nel Museo Civico di Torino e nel veneziano Museo Correr, cit. in G. LORENZETTI, Maioliche venete del Settecento, Venezia 1939, p. 58, tav. XLII, fig. 149 e in O. FERRARI, G. SCAVIZZI, Maioliche italiane del Seicento e SEttecento, Milano 1965, p. 93; e al Museo Stibbert, in G. CANTELLI, Il Museo Stibbert a Firenze, Milano 1974, p. 160, nn. 1815, 1826, ill. n. 337) e a Milano, sempre nella seconda metà del Settecento, nella manifattura di Felice Clerici (al Museo Civico di Torino; O. FERRARI, G. SCAVIZZI, Maioliche, cit. p. 109). Il tipo di materiale utilizzato per la nostra zuppiera - porcellana dura con compatta copertura vetrosa - esclude una datazione anteriore all'Ottocento, nonostante l'oggetto sia così strettamente legato al secolo precedente. Partendo da questa constatazione, è possibile avanzare in via dubitativa un'attribuzione del pezzo ad una manifattura francese nel pieno della stagione revivalistica neosettecentesca, alla metà del XIX secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039503
  • NUMERO D'INVENTARIO 7367
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI Sotto la base - 7367 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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