servizio da tavola, insieme di Manifattura di Villeroy & Boch (fine sec. XIX)

servizio da tavola, ca 1894 - ca 1894

Fondo bianco con corona e fiori isolati e a mazzetti in monocromoblu stampati a decalcomania

  • OGGETTO servizio da tavola
  • MATERIA E TECNICA terraglia/ modellatura/ stampo
  • ATTRIBUZIONI Manifattura Di Villeroy & Boch (notizie 1894)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Verso il 1748 François Boch installò una fabbrica di terraglia a Audum-le-Tiche; intorno al 1785 Nicolas Villeroy ne seguì l'esempio a Franenberg, ma fu soltanto nel 1836, quando le due imprese si congiunsero, che nacque la Villeroy e Boch. La manifattura fu tra le prime in Europa ad applicare le novità tecniche caratterizzanti la produzione della prima metà del XIX secolo: adozione della faenza fine che soppianta la faenza stannifera, decorazione per mezzo di impressione su lastra di rame che eclissa l'intervento pittorico, cottura in forni a carbone invece che a legna. La direzione della fabbrica punta su di una decisa industrializzazione per affrontare in modo competitivo l'ampio mercato borghese indirizzato verso una faenza d'uso di buon livello qualitativo e di prezzo contenuto. Nella seconda metà dell'Ottocento questo indirizzo della gestione suggerì di orientare la produzione in modo da rispondere alla domanda di espansione di ceramica architettonica. Dopo la scoperta a Nenning, sulla Mosella, del grande mosaico di una villa romana venne aperta una seconda fabbrica a Mettlach con il programma di fabbricare mattonelle in gres e, in un secondo momento, piastrelle di rivestimento murale in faenza, a loro volta affiancate da gres decorativo e terraglia d'uso che trovarono uno sbocco nell'ambito mercato degli Stati uniti. Il servizio in oggetto presenta una marca di Mettlach in uso dopo il 1874 (cfr. A. FAY-HALLE', F. HELSBOURG-SULBOUT, T. THOMAS, "Villeroy & Boch 1748-1985. Art et industrie céramique", Paris 1985, n. 32, s. p. ). Ne troviamo infatti la bolletta di acquisto del 14 dicembre 1894 riportata nelle aggiunte all'inventario del 1882 (p. 313, n. 1360). La consistenza originaria, che superava i 1150 pezzi, venne fortemente ridotta con una serie di operazioni di scarico: 22 pezzi nel 1905, 8 nel 1908, 629 nel 1908 (note di scarico relative alle aggiunte all'inventario del 1882), 6 nel 1912, 7 nel marzo 1926, 4 nel 1953 (idem nell'inventario del 1911). Da notare che già nel 1882 gli estensori degli inventari riservano a questo "servizio da tavola per famigliari in terraglia di Germania" attenzione indubbiamente minore rispetto ai più ambiziosi servizi di porcellana per casa reale, approssimando le misure, raccogliendo tipologie diverse sotto il medesimo numero. Dal 1894 al 1896 la corte torinese acquista i due grandi servizi di Berlino e quello di Me. issen (A. D'AGLIANO, in "Porcellane e argenti del Palazzo Reale di Torino", catalogo della mostra a cura di A. GRISERI e G. ROMANO, Milano 1986, scheda n. 75, pp. 241-242)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039484
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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