ritratti di Casa Savoia

piatto da coltello, 1845 - 1845

Cavetto emisferico; tesa obliqua; orlo liscio. I piatti sono decorati con ritratti di personaggi di Casa Savoia, a mezzobusto policromi dipinti sul fondo dei piatti; ovoli dorati, graffiti su oro opaco nel cavetto; stemma sabaudo policromo, dipinto entro riserva nella tesa; girali vegetali dorati, graffiti su oro opaco nella tesa; filetto dorato nell'orlo e nel piede

  • OGGETTO piatto da coltello
  • ATTRIBUZIONI Devers Giuseppe (1823/ 1882): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli Inventari riuniscono in un'unica serie i sei piatti con ritratti sabaudi e i tre tondi con mezzi busti della Fornarina(?), di Olivia e con la veduta di Villa della Regina, decorati a Parigi nell'atelier di Boyer ( cfr. S. Pettenati, in Porcellane e Argenti del Palazzo Reale di Torino, catalogo della mostra a cura di A. Griseri e G. Romano, Milano, 1986, schede nn. 142-144, pp 312-314).La serie di nove piatti afferisce ad un insieme più grande , che contava " 42 piatti da coltello (campioni) di porcellana riccamente decorati a fiori, paesaggi , mezze figure ecc.di cui venti con stemma reale" nell'inventario del 1882; la maggior parte dei 42 pezzi fu venduta in due momenti successivi ; il 31 ottobre 1892 (Giust. n. 14) se ne vendettero 18; il 28 febbraio 1893 (Giust. n. 21) quindici. Silvana Pettenati nel catalogo suddetto, scheda n. 151, pag. 331, ha collegato un documento dell'Archivio di Stato di Torino che rammenta il pagamento del 12 luglio 1845 di 150 lire a Giuseppe Devers per " 6 tondi in porcellana e dipinta " ( A.S.T.S.R., Conti Categorici, 1845, vol. 13, cat. 5 ) con i nostri piatti e la studiosa ha giustamentwe ipotizzato che questi possano far parte di quella serie di lavori presentati dal giovane Devers, da poco impratichitosi con la pittura su ceramica nell'esempio di Abraham Costantin, al re Carlo Alberto che gli concesse, a conferma della qualità degli oggetti presentati, una pensione triennale per approfondire gli studi a Parigi, alla volta della quale partì nel 1846. L'ipotesi che i sei piatti siano quelli visionati da Carlo Alberto è poi confermata dall'indirizzo culturale perseguityo dal sovrano che pose al centro dei suoi interessi la storia di Casa Savoia e la sua celebrazione al punto di " profanare " l'ambiente più rappresentativo del Palazzo Reale, la Grande Galleria, con l'infilata di 54 ritratti dei "più illustri personaggidello Stato" ( cfr. C. Rovere, Descrizione del Palazzo Reale di Torino, 1858, pp. 138 - 139) impiantati nel 1840 sulle grandi specchire della " Galerie des glaces" di Benedetto Alfieri. Devers alimenta le aspettative culturali di Carlo Alberto con la piccola serie di ritratti sabaudi dipinti nei piatti rifacendosi a modelli iconografici assai famos, dal ritratto di Emanuele Filiberto Dell'Argenta a quello, di ignoto autore, ( che vantava un'attribuzione tradizionale a Guido Reni) del Cardinal Maurizio; dal Tommaso di Savoia - Carignano di Anton Van Dyck al Principe Eugenio di Savoia - Soissons del Van Shuppen; dalla Maria di Borbone - Soissons, d'ambito francese, alla Maria Giovanna Battista di Savoia - Nemours, forse dipinto da Pierre Mignard ( cfr. A. Baudi di Vesme,Catalogo della Regia Pinacoteca di Torino, 1909, nn. 4,5,9,11,16,17) tutti conservati nella Galleria Sabauda di Torino, l'ex Regia Pinacoteca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039441-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 8058 rosso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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