stauroteca, opera isolata - bottega piemontese (seconda metà sec. XVIII)

stauroteca, 1762 - 1762

La base modanata, su cui è incisa la scritta, è tutt'uno con il piede formato da volute a C che si stringono a sorreggere la cimasa. Su questo altare due volute modanate e fitomorfe formano e racchiudono il breve fusto ed il grande nodo a vaso sormontato da un elemento a bulbo schiacciato e baccellato su cui si inserisce la mostra a forma di croce. Quest'ultima ha i bracci trilobati e svasati per permettere una migliore impostazione della teca ovale formata da due volute a C contrapposte. Sulla base al centro del piede, contornata da motivi decorativi a palmetta, foglie accartocciate e cascate di fiori e foglie è inserita un'arme gentilizia. La croce è completamente adornata da una decorazione a cartelle sui bracci e sui tre lobi terminanti con conchiglia, il tutto completato da embricatura nei fondi. All'interno della teca la reliquia con i relativi crtigli, su fondo in seta rosa, è racchiusa da spirali in filo d'argento. Sul retro del reliquiario, laccato in avorio, è visibile il sigillo della teca contenente la reliquia

  • OGGETTO stauroteca
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura
    ceralacca/ impressione
    filo d'argento
    legno/ intaglio/ laccatura
    SETA
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Santhià (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In "Deliberazioni ed inventaro dell'am.ne provvisoria" (archivio Parrocchiale) si legge: "... 1. Il legno della Santa Croce con foglia d'argento" e in "Inventaro I Aprile 1812 della Chiesa Parrocchiale e Confraternita": "Reliquie che si espongono... 20 Legno di S.ta Croce"; ed infine nell'inventario "Sacre Reliquie che si conservano nella Parrocchiale e nelle chiese del territorio di Santhià", redatto nella prima metà del XX secolo: "A - Reliquie riposte nell'ipranoteca sovrastante il primo altare della navata sinistra. 1° Reliquia S. Crucis D.N.I.C., in teca d'argento di forma rotonda con sigillo vescovile intatto. Riposta in reliquiario di legno con lamina facciale d'argento in forma di croce; altezza cm. 35; in base la scritta: "Ex dono Can. Nervi a Gattinara - 1762" - Decreto d'autentica firmato: Stephanus Gentile Vic. Gen. Ep. Solitarii - Vercelli - 3 Febbr. 1763.". Nell'Archivio Parrocchiale non si conserva il decreto d'autentica per questa reliquia, ma uno firmato e intestato "Valerianus De Chirichellis Episcopus Ferentini", datato 9 aprile 1714 in cui si legge: "...Ex quuibus sequentes videlicet particulas de ligno SS'me Crucis D.N.I.C. aptatas in forma crucis in parvulo reliquiario argenteo in forma ovata tabula christallina a parte anteriori filo serico rubris coloris colligato nostroque in Cera rubra Hyspanica impresso sigillo...& S. Crucis D.N.I.C. venerationem elargiti fuimus Ill.m D. Petro Nicolao Sabatini ad effectum dictas Sacras Reliquias penes se retinendi, aliis dono dandi, & in quacumque Ecclesia, Oratorio, aut Cappella publice Fidelium venerationi exponendi...". Sul retro di questo documento vi è una ricognizione di reliquie intestata "Ioannes Petrus Solarius... Episcopus Vercellen". e datata 23 maggio 1747 da cui si apprende che: "hodierna die, cum presentia, et interventu Il'mi D'ni Abbaty Iosephi Ignatiy Bellini Archidiaconi, et Rev'mi D'ni P. Ioseph. Torre...vidimus et recognovimus sac. Reliquias seu Particulas de ligno SS'me Crucis D.N.I.C. in retrosp'tis litteris enunciatas et designatas;... ideo sigilli nostri impressione facta in petiunculo charte albe ex filo serico rubri coloris pendente a theca eiusde sac. Reliquie Reliquiarium ipsum a parte posteriori, vitta serica rubri coloris, in forma Crucis apposita, et ad eiusdem extremitates, nec non in medio, sigilli nostri predicti impressione in cera Hispanica obclusimus, et obsignavimus...". Sul retro della pagina annessa a questi due documenti sono indicati i vari passaggi della reliquia della S. Croce: "Petrus Nicolaus Sabatini" la donò a "D. Antonio Morosi", questi a "D.° Giuseppe Trinche", quest'ultimo infine a "D. Antonio Maria Nervi". Dall'inventario "Sacre Reliquie" (cit.) si ha la conferma che il decreto di autentica sopra riportato si riferisce proprio alla reliquia contenuta nel reliquiario in esame, perchè nella sezione "Decreti di autentica: n° 1 - 70 - cui non corrispondono le indicazioni o mancano affatto le reliquie corrispondenti", si legge: "64° Valerianus De Chirichellis Ep. Ferentini; parte ligno S. Crucis D.N.I.C.; reliqu. arg. ovale; donata a D. P. N. Sabatini - Roma 9 aprile 1714 - riposta poi in reliqu. di legno in forma di croce con lamina arg. in taca rot. arg. - 3 febbraio 1763 (Stef. Gentile Vicarius Generalis)". Attualmente la teca d'argento contenente la reliquia è legata, sul retro, con un cordino rosso fissato da un sigillo in ceralacca rossa; quest'ultimo, anche se non chiaramente leggibile, semprerebbe quello del Vescovo di Vercelli "Victorius Caietanus Costa ex. March. Arignani, 1769-1778" (cfr. R. Orsenigo, "Vercelli Sacra", Como 1909, p. 413); si può quindi ipotizzare che la reliquia, dopo la revisione del 1747 da parte del Vescovo Giovanni Pietro Solaro, ne avesse poi subita un'altra da parte del successore, anche se di quest'ultima non c'è documentazione alcuna, tranne il sigillo. La scitta, incisa sulla base del reliquiario, si riferisce chiaramente al donatore committente e alla data di donazione, e l'arme gentilizia dovrebbe essere appunto quella della famiglia Nervi a cui apparteneva il Canonico Antonio Maria. Il Manno (A. Manno, "Il patriziato subalpino", dattiloscritto, dalle schede manoscritte conservate presso la Biblioteca Reale di Torino, Vol. 21, p. 64) cita la famiglia "Nervio in Gattinara e Moncalieri" con stemma "Troncato, d'argento alla testa di gallo, al naturale, sormontata (?) di una "N"; e sbarrato d'argento e di rosso, di quattro pezzi", ma di questa si limita ad indicare soltanto "Giovanni Nerve sommegliere di Madama Reala" a cui fu concessa "L'arma troncato: al 1° d'oro alla fascia d'azzurro carica di tre stelle del campo col capo e collo di un gallo, di rosso, uscente dalla fascia coronata d'azzurro; al 2° di rosso a tre bande d'argento". Le due armi sopra descritte hanno soltanto qualche elemento in comune con quella raffigurata sul reliquiario: Continua al campo "OSSERVAZIONI"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039286
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI teca, su cartiglio - S. Crucis/ D.N.I.C - corsivo - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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