reliquiario, opera isolata - bottega veneziana (seconda metà sec. XVIII)

reliquiario, 1750 - 1799

Il reliquiario tutto in vetro molato su supporto in legno, ha forma di croce dai bracci uguali e poco pronunciati. La base inclinata rispetto al piede, sagomata sui lati, è ornata da un motivo vegetale simmetrico che fa capo ad una margherita centrale, il piede presenta un motivo a voluta stilizzata che si diparte da un fondo a trillage e sale sul fusto ornato da nodo quadrilobato e riportato. La stessa decorazione della base si ripete sulla mostra, le margherite divengono quattro e al centro la teca è sottolineata da un motivo a raggiera che la circonda. Tutte le decorazioni sono ottenute con incisione a rotella e messe in evidenza da un fondo a specchio in amalgama di stagno e mercurio che ottiene i suoi migliori effetti nelle concave corolle delle margherite. All'interno del reliquiario la piccola teca ovale in argento (?) è contornata da volute in carta azzurra e dorata. La reliquia al centro della teca con il relativo cartiglio è circondata da filo d'argento avvolto a spirale e greche in carta dorata. Il reliquiario è dotato di custodia in legno foderata, all'esterno, di carta nera, e all'interno, di stoffa. Sul retro del reliquiario la teca è chiusa da un'etichetta in carta

  • OGGETTO reliquiario
  • MATERIA E TECNICA vetro a specchio
    ARGENTO
    carta/ doratura
    filo d'argento
    legno, intaglio
    STOFFA
  • AMBITO CULTURALE Bottega Veneziana
  • LOCALIZZAZIONE Santhià (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario è citato per la prima volta nell'inventario "Sacre Reliquie che conservano nella Parrocchiale e nelle Chiese del territorio di Santhià" (Archivio Parrocchiale) redatto nella prima metà del XX secolo, nel seguente modo: "C - Reliquie riposte in reparti dell'armadio sovrastante il banco ove vestono i Sacerdoti in Sagrestia./ a) Reparto sinistro foderato in seta rossa....19° Ex oss. S. Crispini et Crispignani M. M.; in teca ovale di stagno con vetro chiusa in reliquiario di legno con lamina facciale intera di cristallo; sigilli intatti; custodia e decreto d'autentica: Ioseph Grimaldi Arch. Vercellens. 26 agosto 1826". Nell'Archivio Parrocchiale non si conserva il decreto d'autentica sopra indicato, nè altri documenti che citino le reliquie dei SS. Crispino e Crispiniano, sul retro del reliquiario, poi, non c'è nessun sigillo e quelli eventualmente posti sulla teca non sono visibili, non è quindi possibile ricostruire la storia delle reliquie. Non è nemmeno possibile indicare con sicurezza quando il reliquiario pervenne alla chiesa di S. Agata, forse piuttosto tardi, verso la seconda metà o la fine dell'Ottocento, dal momento che non viene indicato in "inventario I Aprile 1812 [...]". Comunque il reliquiario, stilisticamente collocabile nell aseconda metà del secolo XVIII (si noti soprattutto la decorazione del piede e del fusto), è stato sicuramente realizzato in qualche bottega artigiana veneziana, specializzata in questo tipo di lavorazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039285
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI su cartiglio - S. Crispino/ et Crispini - corsivo - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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