reliquiario - a ostensorio, opera isolata - bottega piemontese (metà sec. XVIII)

reliquiario a ostensorio, 1740 - 1760

Su di una base piuttosto alta, mossa e modanata in legno dorato, due piedini a doppio ricciolo racchiudenti al centro una conchiglia convessa rivolta verso il basso, sormontati da volute a foglie con motivo fitomorfo centrale formano il piede del reliquiario. Su questo si imposta un grande nodo a vaso formato da due volute a foglie tra di loro affrontate e comprendenti una piccola conchiglia convessa rivolta verso il basso. Il nodo regge la mostra a raggiera, al centro di essa la teca con cornice modanata e mistilinea sorretta e affiancata da testine alate di cherubini poggianti su motivi a volute culmina con piccolo e grazioso baldacchino sormontato da globo con croce raggiata dai bracci uguali e gigliati. All'interno del reliquiario è adagiata su soffice lana una una piccola teca ovale contenente la reliquia e i relativi acrtigli. La reliquia, racchiusa da una spirale in fili d'argento è contornata da greche in carta dorata. Il retro del reliquiario è laccato in grigio

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura
    carta/ doratura
    filo d'argento
    LANA
    legno/ intaglio/ doratura/ laccatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Santhià (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario è citato per la prima volta in "Deliberazioni ed inventaro dell'am.ne provvisoria 1806" (Santhià, Archivio parrocchiale) come: "14 la reliquia di S. Giuseppe da Copertino con foglia d'argento" e in "Inventario del I Aprile 1812 della Chiesa Parrocchiale e Confraternita" (ibidem), fra le "reliquie che si espongono... 9 S.t Giuseppe". Infine nell'inventario "Sacre Reliquie che conservano nella Parrocchiale e nelle Chiese del territorio di Santhià" (ibidem), redatto nella prima metà del XX secolo, si legge: "A - Reliquie riposte nell'ipranoteca sovrastante il primo altare della navata sinistra. [...] 14° Ex Praecox. S. Ios a Cup; in teca; sigilli intatti; reliquiario con lamina arg.; alt. cm. 25 - Manca decreto d'autentica". Dal momento che nell'Archivio Parrocchiale non si conserva veramente il decreto di autentica e i sigilli non sono visibili non è possibile ricostruire la storia della reliquia; d'altra parte i dati forniti dai documenti sono abbastanza generici, però in base ad essi si può dire con certezza che nel 1806 la reliquia si trovava già nella chiesa di S. Agata, quasi sicuramente esposta nel reliquiario in esame e che nella prima metà del XX secolo questo (la misura dell'altezza è 35 non 25 cm., però si tratta probabilmente di una semplice imprecisione) era conservato anzichè in sagrestia, sopra il primo altare della navata sinistra. Il reliquiario, di fattura molto elaborata e sfarzosa nonostante le piccole dimensioni, può essere definito in stile Rococò o Barocchetto data, soprattutto nel piedee nel fusto, l'esuberanza dei motivi decorativi (conchiglie, cartigli, riccioli, volute). Più difficile, in mancanza del punzone dell'argentiere e della marca d'assaggio, stabilire con certezza l'ambito culturale in cui è stato prodotto. Molto probabilmente è opera di argentiere piemontese, non senza qualche influsso lombardo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039278
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI reliquiario di S. Giuseppe da Copertino, ricettacolo, su cartiglio - Ex praecor./ S. Ios. a Cup - corsivo - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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