reliquiario - a ostensorio, opera isolata - bottega piemontese (seconda metà sec. XVIII)

reliquiario a ostensorio 1750 - 1799

Su di una base mossa, modanata e molto lunga, appoggia il piede del reliquiario formato da due volute orizzontali convergenti al centro in un motivo ornamentale a foglia polilobata concava e da due volutine a C rivolte verso l'interno, da cui partono due lunghi elementi curvi che costituiscono il fusto, arricchito in alto da un motivo a foglie con rosellina. Su questo si imposta la mostra che contornata da doppie volute a C contrapposte e divergenti, si allarga in due ampie volute affrontate da cui partono rametti di palma legati da una cornicina con alla sommità una croce trilobata. La teca al centro di forma ovale con cornicetta tonda, è quasi tutta occupata dalla reliquia collocata con il relativo cartiglio entro un medaglione argentato. Il retro del reliquiario è laccato in grigio-azzurro

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ argentatura/ laccatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Santhià (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In "Deliberazioni ed inventaro dell'am.ne provvisoria 1806" (Santhià, Archivio parrocchiale) e in "Inventario del I Aprile 1812 della Chiesa Parrocchiale e Confraternita" (ibidem) non è citato nessun reliquiario contenente la reliquia di S. Lucia; invece nell'inventario "Sacre Reliquie che conservano nella Parrocchiale e nelle Chiese del territorio di Santhià" (ibidem), redatto nella prima metà del XX secolo, si legge: "C - Reliquie riposte in reparti dell'armadio sovrastante il banco ove vestono i Sacerdoti in Sacrestia./ A) Reparto sinistro foderato in seta rossa. [...] 20° Ex oss. S. Luciae M..; in teca; sigilli intatti; reliquiario in legno; alt. cm. 50. - Autentica - 1911 - (conservata nel cassetto dell'archivio)". Nell'Archivio Parrocchiale si conserva in effetti il decreto di autentica per questa reliquia, intestato "Theodorus e comitibus Valfrè De Bonzo [...] Archiep. Vercellen." e datato26 ottobre 1911 in cui si legge: " fideliter extrassisse particulam ex ossibus Sanctae Luciae Virg. et Martyris quam recognovimus, reverenter reposuimus et collocavimus in parva theca forma ovalis a parte anteriore lamina vitrea munita a posteriore vero filo serico rubri coloris bene colligata, Nostroque in cera rubra hispanica impresso sigillo pro illius identitate obsignata dono dedisse Rev.mo Can.co Praep. S. Agathae". Sul retro del reliquiario non ci sono sigilli e quello sull ateca non è visibile, comunque la reliquia collocata al suo interno è sicuramente quella descritta nel decreto d'autentica. La misura dell'altezza del Reliquiario non corrisponde però a quella riportata nell'inventario "Sacre Reliquie", perciò si può ipotizzare che vi sia stato uno scambio di reliquia ancora dopo la redazione dell'inventario: quella di S. Lucia conservata, molto probabilmente, nel reliquiario che attualmente contiene quella di S. Agata (cfr. scheda SBAS TO NCTN n° 00039274) fu collocata in questo al posto di un'altra. La pesante riargentatura appiattisce e rende confusi gli elementi decorativi di questo reliquiario stilisticamente collocabile verso la metà del XVIII secolo, opera di intagliatore piemontese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039275
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI ricettacolo, cartiglio - Oss. S. Lucia M - corsivo - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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