Madonna con Bambino e devoti

dipinto,

La tavola è in legno di noce, con spessa preparazione in gesso su cui sono sommariamente ricalcati i contorni della composizione. Raffigura la Madonna con bambino, attorniata da angeli e devoti. La gamma cromatica è squillante e preziosa: rosso fiamma degli angeli, lilla dell'abito del Bambino, biondo delle capigliature. Resecata tanto in basso quanto in alto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA LEGNO DI NOCE
    tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Maestro Di Cercenasco (notizie Fine Sec. Xv)
  • LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola, ora conservata nella canonica della chiesa, è stata schedata da G. Romano, in occasione della mostra Valle di Susa arte e storia (Valle di Susa arte e storia dall'XI al XVIII secolo, a cura di G. Romano, Torino 1977, pp. 210-212, scheda D.P. 6) ed identificata come opera del Maestro di Cercenasco. Egli ritiene l'attuale sistemazione dell'opera nella chiesa di S. Martino di epoca ottocentesca. La fattura dell'altare, databile al XIX secolo, confermerebbe questa ipotesi. Qui infatti era collocata prima del restauro avvenuto in occasione della mostra; manca inoltre ogni riferimento ad essa relativo nelle relazioni delle visite pastorali dei secoli XVII e XVIII. Non è neppure risolto il problema della probabile committenza. G. Romano delinea i tratti della personalità del Maestro di Cercenasco, attivo in zona pinerolese, Frossasco, Castagnole Piemonte, S. Gervasio di Cumiana, nel periodo in cui il territorio passò in feudo ai marchesi di Saluzzo (1482 c.) e data la tavola intorno al 1490 c. (G. Romano, op. cit.; per il Maestro di Cercenasco si veda: G. Romano, A. Parisi, Mostra del gotico nel pinerolese centro occidentale, Torino 1972, pp. 27-30; G. Romano, Il Maestro di Cercenasco, in AA.VV., Per Maria Cionini Visani. Scritti di amici, Torino 1977). Questa collocazione geografica spiega i collegamenti con la fase giovanile del Maestro di Elva. In riferimento alla zona valsusina la nostra opera presenta riferimenti alla scultura francese: con la Madonna e Bambino nel convento delle suore terziarie francescane di Susa, datata da G. Gentile al decennio 1480-90 (Valle di susa arte e storia, op. cit., scheda di G. Gentile, pp. 105, 106) e con la Madonna nella parrocchiale di Rochemolles del Maestro di S. Gregorio (G. Gentile, op. cit., p. 109, 110, scheda SC 27) datata al 1500 c. L'eccezionale figura di Jean Fouquet è comunque il referente di maggior prestigio per il nostro autore, come denuncia la squillante gamma cromatica, la declinazione malinconica della Vergine. Il fascino della produzione fiamminga è comunque molto esteso anche nella vicina Chieri. I Villa, banchieri con banche in Belgio ed operatori economici di livello internazionale, sono i maggiori importatori di opere fiamminghe per tutto il secolo XV e contribuiranno a definire uno specifico gusto per questa produzione all'interno di una vasta cerchia di committenti locali. Proprio sul finire del secolo Pietro Villa "fecit portare de Flandriam anconom" (Biblioteca Civica di Torino, Fondo Bosio, v. 48, fol. 147) raffigurante le tentazioni di Giobbe, ora al Museo Walfrad-Richard di Colonia i cui probabili autori sono i maestri di S. Barbara e S. Caterina. Queste pur frammentarie informazioni non sono che un tentativo di definire il gusto e le strade di una committenza colta e raffinata che contribuì a determinare la maniera di una vasta produzione piemontese per tutto il XV secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039219
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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