Intervento della Madonna per sventare un incidente

ex voto,

Il dipinto è eseguito a tempera su una tela preparata con un'imprimitura bianca; la tela è fissata con una serie di chiodini su un'intelaiatura in legno comune fortemente tarlato e con i listini staccati sull'angolo superiore destro. Estese cadute di colore, soprattutto nella parte inferiore ed in corrispondenza della figura della Vergine, compromettono la leggibilità dell'opera. Sulla parte sinistra è raffigurata la scena, articolata in due momenti distinti, della caduta di un giovane da un albero. Sulla destra, entro la consueta corona di nuvole, è raffigurata una Madonna con Bambino benedicente. Tutto il dipinto è giocato su tonalità molto chiare, tra cui dominano i grigi, il bianco e il beige

  • OGGETTO ex voto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ex voto proviene dal Santuario della Madonna del Pilone di Torre ed è è in deposito al Santuario di Vicoforte insieme ad altre tavolette per motivi di sicurezza dal 1983. La tavoletta è stata pubblicata come esempio della coesistenza di diverse iconografie all'interno di uno stesso santuario. Nelle tavolette di Madonna del Pilone la Vergine compare infatti in almeno tre tipologie differenti: la Madonna di Vicoforte, una Madonna benedicente ed infine una Madonna con il Bambino che regge in mano un libro. D'altra parte un'analoga coesistenza è stata riscontrata anche in territorio aostano, dove in alcuni casi, sulle immagini pertinenti ad un particolare luogo di culto prevalgono, per scelta personale dei devoti o per l'influsso di un altro santuario, scelte iconografiche differenti, come avviene ad esempio nel santuario di Notre Dame de la Guèrison di Courmayeur in cui in una tavoletta datata 1867 compare l'immagine di Maria Ausiliatrice (cfr. G. Galante Garrone, 1984, pp. 94; AA.VV., Ex-voto. Religiosità popolare in Valle d'Aosta, cat. della mostra, Aosta, 1983, pp. 88-89). Questa tavoletta si distingue dalle altre provenienti dallo stesso santuario sia per la tecnica esecutiva, sia per la maggiore qualità stilistica e compositiva. Valga da esempio il confronto con le due tavolette di soggetto analogo in cui la caduta è resa ingenuamente capovolgendo la figura del graziato e in cui i personaggi sono privi di espressività e raffigurati in modo stereotipato. Lo stesso episodio viene qui maggiormente precisato: la divaricazione molto bassa del tronco dell'albero farebbe infatti supporre che si tratti di un olmo; in questo caso il giovane sarebbe stato rappresentato in atto di "fare la foglia", cioè di tagliare i rami dagli olmi che poi sarebbero serviti per foraggiare il bestiame (cfr. R. Paci, Agricoltura e famiglie contadine, in S. Anselmi, Religiosità popolare e vita quotidiana. Le tavolette votive in terrotiorio jesino-senigalliese, Iesi, 1980, pp. 34-38). L'abito del graziato, come pure la presenza del cappello, fa pensare ad una certa agiatezza sociale, suggerita anche dalla maggiore qualità stilistica del dipinto. L'abbigliamento del graziato è però reso in modo estremamente semplificato e non fornisce elementi per una datazione precisa del dipinto; solo approssimativamente il cappello a falde larghe rivoltate verso l'alto può essere ricondotto ad un modello in uso nella seconda metà del secolo. Va infine rilevato che l'opera capovolge lo schema consueto ponendo l'immagine sacra sulla destra invece che sulla sinistra. In questo senso è accostabile ad un altro ex voto, proveniente dallo stesso santuario, che presenta inoltre le medesime caratteristiche tecniche e discrete affinità stilistiche e parrebbe quindi attribuibile alla stessa mano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039146
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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