meil, opera isolata - manifattura italiana, Ambito ebraico (XVIII)

meil, 1750 - 1770

Il meil è costituito da cinque teli di uguale lunghezza ma di differente larghezza (27, 26, 52, 25, 29 cm) la cui giunzione sul davanti è mascherata da un gallone tessuto in argento filato ornato da una frangia in argento filato. La stessa frangia orna anche il bordo inferiore e la calotta e i fiori per il passaggio dei rotoli. Disegno: il motivo decorativo particolarmente ricercato è costituito dallo snodarsi ondulante, sul fondo rosa, di un ricco motivo a pizzo avorio ornato da tralci di piccoli fiori rosa e boccioli in ciniglia orientati verso il basso. Mazzi di rose di varia tonalità dal rosso al rosa, giallo e avorio affiancano il nastro con orientamenti alternati verso destra e verso sinistra. Rapporto di disegno: 48.5 x non rilevabile cm. Orditi: uno di fondo in seta avorio, 64 fili/ cm, uno di pelo in seta rosa, 32 fili/ cm. Proporzioni: un filo di pelo per ogni filo di fondo. Trame: una di fondo in seta avorio, 42 colpi/ cm, una lanciata in seta rosa, 4 colpi/ cm, una broccata in seta avorio, 21 colpi/ cm, una broccata in seta gialla, 21 colpi/ cm, una broccata in seta di due tonalità di rosa 21 colpi/ cm, una broccata in seta ritorta gialla, 21 colpi/ cm, una broccata in seta verde, 21 colpi/ cm, una broccata in ciniglia écru, 10-11 colpi/ cm, una broccata in ciniglia rossa, 10-11 colpi/ cm. Proporzioni: nove colpi della trama di fondo per uno della trama lanciata, due colpi della trama di fondo per ciascuna delle trame broccate in seta; quattro colpi della trama di fondo per ogni trama broccata in ciniglia. Costruzione tecnica: il fondo è costituito da un gros de Tours eseguito su ordito di fondo e una trama di fondo entrambi in seta avorio. Un secondo ordito di pelo in seta rosa esegue un cannellato semplice sul diritto dove viene fermato ogni nove colpi da una trama lanciata in seta rosa. Tale trama supplementare viene impiegata per annullare l'effetto di rigatura orizzontale avorio che si sarebbe inevitabilmente formato nel momento del passaggio sul rovescio dell'ordito di pelo rosa. Gli effetti di disegno sono ottenuto in parte per slegature della trama di fondo avorio e in parte dall'ordito di pelo rosa che realizza i profili ed i motivi del pizzo. Trame broccate policrome in seta costituiscono i motivi di foglie e fiori. Il meil è ornato sulla giunzione dei teli sul davanti da un gallone tessuto in argento filato su anima di seta écru e ritorto in senso S. Lo stesso gallone orna il bordo inferiore e la calotta con frangia simile ma più alta. Fodera originaria in gros avorio

  • OGGETTO meil
  • MATERIA E TECNICA ciniglia
  • MISURE Altezza: 74 cm
    Larghezza: 135 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana Ambito Ebraico
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Tempio Israelitico
  • INDIRIZZO piazzetta Primo Levi, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tessuto rientra nella tipologia dei disegni a meandri, caratterizzati da fasce ondulanti parallele sulle quali si innestano mazzi di fiori (cfr. D. DEVOTI, Il tessuto in Europa, 1974, p. 30 e figg. 170-178). I confronti sono infatti con tessuti databili tra il 1750 e il 1770 che, oltre ad analoghi motivi ondulanti a pizzo ornati da mazzi di rose e boccioli, presentano una ricercatezza tecnica particolare, come attestano l’uso del cannellato lanciato e l’impiego di più tipi di filati. Si confronti in particolare il cannellato broccato pubblicato dal M. TUSCHSCHERER, (Etuffes merveilleuses du Musée historique des tissus, Lyon-Japon, 1976, tomo 1, tav. 99) rispetto al quale il tessuto torinese presenta però maggior morbidezza. L'uso della ciniglia in tessuti broccati soprattutto francesi dopo la metà e fino agli ultimi decenni del secolo XVIII, piuttosto diffuso, aggiunge rilievo e preziosità al decoro (si vedano gli esempi pubblicati da R. JAQUES, E. FLEMING, Encyclopedia of textiles: decorative fabrics from antiquity to the biginning of the 19th century including the Far East and Peru, New York, 1958, p. 224). L'ampia diffusione che ebbero questi tipi di tessuti in Europa (si confronti il repertorio di B. MARKOWSKY, Kunstgewerbe des Stadt-Koln, europaische seidengewebe des 13-18 Jahrhunderts, Koln, 1976, p. 339-341) ha riscontro anche in Piemonte. L’arredo liturgico cattolico presenta per questi anni numerosi esempi di ottima qualità (si vedano alcuni parati conservati presso il museo religioso di Oleggio, in particolare il cannellato broccato inv. n. 435) che hanno fatto ipotizzare la presenza di manifatture piemontesi (A. M. AGUZZI, M. BAIARDI, Appunti per una storia del tessuto d'arte barocca in Lombardia e in Piemonte, in "Arte Lombarda", anno VII, Milano, 1962; M. VIALE FERRERO, Tessuti e ricami, in Mostra del Barocco piemontese, catalogo della mostra a cura di V. VIALE, Torino, 1963). Da segnalare la presenza di numerosi tessuti riferibili tecnicamente e stilisticamente agli anni tra il 1750 e il 1770 all’interno dell'arredo del tempio torinese, a costituire un nucleo ben documentato della produzione della seconda metà del secolo. Per quanto riguarda il problema dell'acquisizione dell'oggetto, a tutt'oggi non è possibile chiarire il ruolo di David Levi il cui nome viene riportato sulla fodera
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso non cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037934
  • NUMERO D'INVENTARIO 16
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Onlus
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2018
  • ISCRIZIONI sulla fodera - David Levi - a ricamo - ebraico
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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