pisside, opera isolata - bottega piemontese (prima metà sec. XVIII)

pisside,

La base è impostata su un gradino su cui poggia il corpo alzato da una fascia bombata liscia. Corpo e gradino presentano una decorazione a sbalzo con volute, foglie d'acanto e motivi vegetali; motivi decorativi dello stesso genere sono anche nella parte superiore del nodo, sulla sottocoppa e sul coperchio. Il fusto è costituito da un nodo centrale piriforme con la parte inferiore baccellata e da due nodini di raccordo modanati. La coppa liscia a calotta schiacciata è fissata su una sottocoppa sbalzata con profili a volute interrotti da cespi di foglie lanceolate. Il coperchio ha una cornice sbalzata leggermente bombata e prosegue con una fascia liscia concava su cui poggia la calotta a campanula con baccellature e cespi di foglie d'acanto sbalzate. La crocetta terminale, in rame dorato, è montata su un piccolo globo saldato all'interno da un perno e una piastrina. Fusto, coppa e sottocoppa sono avvitati su un perno in metallo

  • OGGETTO pisside
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura
    rame/ sbalzo/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il marchio sui punzoni di assaggio, pur non comparendo tra quelli identificati, è riferibile alla legislazione vigente in Piemonte dal 1678 al 1793; la mancanza sui bordi delle cifre dell'assaggiatore non rende però possibile un'identificazione meno generica. Un dato più preciso lo si potrebbe invece acquisire dal punzone di contrassaggio se si identifica con "R" la lettera posta sul bordo inferiore; in questo caso infatti il punzone sarebbe riferibile ad uno dei membri della famiglia Rasetto, documentati alla zecca di Torino dal 1716 al 1748 (cfr. A. Bargoni, "Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo", Torino 1976). Una conferma in questo senso potrebbe venire dal confronto con una pisside conservata nella chiesa parrocchiale di Salbertrand, che presenta motivi decorativi molto simili e porta impresso il punzone di Pietro Giuseppe Rasetto (doc. 1730-1734) (cfr. Romano G (cura di), "Valle di Susa. Arte e Storia dall'XI al XVIII secolo", catalogo della mostra, Torino 1977). Forti analogie si riscontrano anche con la pisside-ostensorio in argento conservata nella chiesa della Madonna del Suffragio e della Misericordia di Carignano, che reca il punzone di Carlo Giovanni Rasetto, attivo tra il 1716 e il 1730, ed è datata 1721 (cfr. "Arte e vita religiosa a Carignano", catalogo della Mostra, Carignano 1972, scheda n° 31 di G. Romano). Qualche affinità stilistica la presenta, infine, in ambito locale, la pisside di impianto decorativo molto più povero conservata nella chiesa parrocchiale di S. Caterina a Villanova Mondovì (CN) e riferita alla prima metà del secolo XVIII (cfr. scheda OA di P. Dardanello)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037834
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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