Trinità e santi

dipinto, post 1758 - 1799

Tela centinata raffigurante al centro S. Domenico, in veste marrone e manto bianco, con le mani benedicenti e il capo rivolto verso l'alto. Alla sua sinistra è dipinto S. Carlo Borromeo in abiti vescovili, con la mano sinistra sul petto, lo sguardo rivolto in alto secondo l'iconografia tradizionale. A destra è raffigurato S. Vincenzo Ferreri in tunica bianca e mantello nero, con i classici attributi della fiamma, delle ali, del libro, indicante la Trinità con la mano sinistra. In primo piano sono presenti due putti: quello a sinistra è seduto ed indica un libro aperto che tiene in mano, quello a destra è inginocchiato e suona la tromba del Giudizio. Un ramo di gigli e due rose occupano il primo piano. Nella parte alta domina la Colomba dello Spirito Santo, fra Cristo con la croce, in manto rosso, e Dio Padre, vestito in verde con manto grigio, su nubi grigie tra testine d'angeli

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Moncalvo (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Chiesa di S. Maria delle Grazie fu già sede della Confraternita di S. Michele Arcangelo. (Per l'iconogrefia cfr. Reau, "Iconographie de l'art cretienne", Paris 1958, Tomo III, pp. 299, 980, 1330). Quadro devozionale probabilmente dipinto nella seconda metà del XVIII secolo (post 1758) per l'altare della S.ma Trinità (cfr. sacerdote C. Lupano, "Moncalvo Sacra", Moncalvo 1899, p. 84) da un ignoto pittore piemontese, d'ambito culturale tardo-barocco. L'opera è probabilmente identificabile con l'icona rappresentante la S.ma Trinità, S. Alberto, S. Carlo e S. Vincenzo Ferrer "con sua cornice" elencata iun un inventario non datato in corrispondenza dell'alare della S.ma Trinità. Nello stesso documento viene citato anche un grande quadro presente nella parte sinistra del coro rappresentante S. Nicola e S. Carlo Borromeo, fatto che può forse spiegare la confusione iconografica con cui la notra tela è spesso citata. Ancora in questo inventario è citato un quadro di soggetto simile, allora presente in sagrestia, raffigurante la "S.ma Trinità, S. Vincenzo Ferrero e S. Nicolao". Un inventario datato 1835 nomina solo l'altare, non aiutandoci perciò nell'identificazione dell'opera. Il Lupano cita l'ancona presente nell'altare come rappresentante la S.ma Trinità, S. Alberto, S. Nicola e S. Vincenzo Ferrer. Sembra che la confusione iconografica sia dovuta non tanto all'esistenza di due diversi quadri, ma alla raffigurazione stessa, soggetta ad un certo fraintendimento. Il Santo dipinto a sinistra è sicyramente identificabile con S. Carlo Borromeo, basandosi sia sugli attributi descritti dal Réau che su dati fisiognomici che si possono riscontrare in varie opere della Controriforma. Il santo ritratto a destra è certamente S. Vincenzo Ferrer, raffigurato secondo la tradizione con le ali, una fiammella sul capo e un libro aperto (su cui leggiamo la frase "Timete domini et date illi honorem"), l'indice rivolto verso Cristo. Il putto ai suoi piedi, che suona la tromba, sarebbe un suo ulteriore attributo, riferendosi al Giudizio Finale. Il santo dipinto al centro della composizione è quello più difficilmente identificabile per la mancanza di attributi evidenti. Potrebbe trattarsi di S. Alberto per la presenza del libro (che però tradizionalmente è tenuto sulle ginocchia e non da un putto) e se la veste fosse nera; si potrebbe invece intendersi come S. Nicola se il pittore avesse inteso riferirgli i tre fanciulli: ma abbiamo visto come uno sia senz'altro collegato a S. Vincenzo. Il problema rimane per forza di cose aperto, dandoci un'indicazione sulla cultura non troppo approfondita dell'autore, che pure dimostra una certa abilità disegnativa e pittorica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037796
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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