ritratto di donna

dipinto, 1600 - 1699

Il dipinto raffigura il busto di una giovane donna aristocratica riccamente abbigliata. I capelli lisci, che incorniciano un volto di forma molto allungata, sono trattenuti da un fermaglio a forma di fiore e, sulle punte, da nastri di velluto. L'abito leggermente scollato ha ampie maniche a sbuffo a righe bianche e nere, terminanti con polsini rigidi ricamati. Sul petto ha un medaglione con pendente. Cornice antica intagliata e dorata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Europa Centro-meridionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Camillo Leone
  • LOCALIZZAZIONE Casa Alciati
  • INDIRIZZO via Giuseppe Verdi, 30, Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La placchetta metallica con il n. 148 fissata alla cornice si riferisce alla vecchia esposizione al Museo e il numero corrisponde a quello d'ordine dell'inventario dove si legge "Ignoto-Secolo XVII-Ritratto di giovane patrizio-Ad olio su tela". Non è stato possibile rintracciare notizie sulla provenienza del dipinto. A giudicare dagli appunti a matita sul vecchio inventario la definizione del dipinto come copia da Velasquez si deve al Malaguzzi Valeri, giudizio critico non condiviso dal Baudi di Vesme (cfr. inventario dattiloscritto in Archivio Museo Leone, sez. dipinti). In effetti non si è rintracciato l'originale di Velasquez di cui il dipinto in oggetto dovrebbe essere copia (cfr. elenco cronologico e iconografico dei dipinti di Velasquez o a lui attribuiti in "L'opera completa di Velasquez" a cura di P. M. Bardi, Milano 1969). In effetti però la fisionomia della giovane ritratta ricorda molto da vicino quella di Filippo IV di Spagna, più volte ritratto dal pittore spagnolo, in particolare nel ritratto con corazza del Prado. Museo Leone, inventario ms. 1979, n. 225; Museo Leone, inventari 1918-1934, n. 148: "Ignoto. Secolo XVII. Ritratto di giovane patrizio. Ad olio su tela". Il dipinto fu restaurato nel 1919 dai fratelli Porta di Milano. Era stato compreso nel preventivo del primo lotto di restauri più argenti nel 1915 decisi dall'Amministrazione dell'Istituto di Belle Arti di Vercelli sotto suggerimento dell'allora Soprintendente Baudi di Vesme. Nel preventivo di quel restauro eseguito poi solo nel 1919 si legge: "Per doppia foderatura, francatura del colore, pulitura dello sporco, stuccatura delle lacune mancanti del colore, ritocchi delle medesime con tinta locale e rinnovo vernice da farsi a un dipinto in tela di cm. 64 x 48 rapp. te Ritratto di un patrizio. L. 200" (cfr. Archivio Istituto Belle Arti, m. 497)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100035930
  • NUMERO D'INVENTARIO 225
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI su targhetta - 148 - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1600 - 1699

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE