reliquiario - a ostensorio, serie - bottega piemontese (prima metà sec. XVIII)

reliquiario a ostensorio,

Sopra una base trapezoidale, con il lato anteriore curvilineo, poggiano due alti piedi a doppia voluta, in mezzo ai quali è posta una foglia espansa. Questi sorreggono un elemento vegetale campaniforme che si raccorda con la mostra, al cui centro è posta la teca ovale, incorniciata lateralmente da motivi fogliacei e superiormente da un fastigio culminante con una foglia tripartita. La teca, il cui fondo concavo è costituito dalla portella di chiusura dipinta in rosso, racchiude appesi tramite piccoli ganci, medaglioni di differenti forme e dimensioni, contenenti varie reliquie con relativi cartigli indicanti i nomi dei santi. Reliquiario A racchiude complessivamente 5 medaglioni, 4 di forma ovale ed uno circolare con reliquie di materiale vario provviste di minuti cartigli. Reliquiario B racchiude un grande medaglione ovale in filigrana d'argento con 12 frammenti ossei e altrettanti piccolissimi cartigli. Tutte le reliquie di entrambi i contenitori sono prive di sigillo. Il retro provvisto di impugnatura è color ocra; le portelle sprovviste di sigillatura sono chiuse l'una da un nastrino rosso, l'altra da una striscia di cuoio

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura a foglia
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Villanova Mondovì (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La mancanza in uno dei reliquiari di alcune parti in legno e gesso, nonchè di doratura, consente alcune considerazioni sulle modalità di fattura degli oggetti in esame. In corrispondenza delle parti mancanti, la superficie lignea presenta alcuni segni a matita tracciati per permettere l'intaglio ed anche indicare sommariamente la successiva decorazione a gesso, bolo e doratura. Poichè le parti mancanti corrispondono a quelle più aggettanti, si comprende che l'oggetto è realizzato con una tavoletta di legno dello spessore di cm. 2,8, mentre l'effetto plastico delle volute è ottenuto con altri spessori lignei incollati. Compiuto l'assemblaggio, il gesso ha il compito non solo di uniformare le parti, ma di arricchire la superficie dell'oggetto creando effetti differenti: nel nostro caso il modellato e le nervature dei vari elementi fogliacei e il tratteggio orizzontale che qualifica le porzioni interne. La tecnica d'esecuzione unitamente ad alcune considerazioni formali quali l'andamento armonioso e pausato del contorno e la decorazione nel complesso abbastanza contenuta, suggeriscono la collocazione dell'oggetto all'interno della cultura rococò, ma in una fase ancora iniziale. La mancanza di sigillatura alle teche lascia supporre che la collocazione delle reliquie non sia quella originaria: in particolare la posizione precaria e stipata che hanno i cinque medaglioni del reliquiario A (occorre ricordare che l'impugnatura ci testimonia la pratica del bacio delle reliquie da parte dei fedeli) e inoltre la presenza nello stesso della reliquia di S. Chantal, verosimilmente posteriore al reliquiario in quanto canonizzata nel 1767
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034649
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul cartiglio - S. Laurenti Dia.: d. M - corsivo - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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