Cristo crocifisso

croce d'altare,

Crocifisso in lamina argentata, cesellata, sbalzata lungo i bordi e alle estremità, poggiante su un sostegno ligneo. Il fondo è in materiale imprecisato di colore rosso. Le quattro estremità dei bracci recano al centro un cuore fiammeggiante e sono riccamente modellate a fogliami, volute, conchiglie. Dal retro si dipartono quattro fasci di raggi di cui i due inferiori mancanti. Il Cristo è fissato al supporto mediante chiodini metallici

  • OGGETTO croce d'altare
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ cesellatura/ sbalzo
    legno, intaglio
  • ATTRIBUZIONI Caligaris Pietro Secondo (notizie 1782-1802): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce reca due punzoni identici riferibili all'orefice Pietro Secondo Caligaris, documentato ad Asti nel 1782, anno in cui viene ammesso maestro orefice, fino al 1802, citato nel rapporto del prefetto di Asti del 26 brumaio XI, con il nome di Pierre (cfr. A. Bargoni, "Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo", Torino 1976). Manca la marca d'assaggio. Databile alla fine del XVIII secolo, può essere collocato forse agli ultimi anni del Settecento, quando essendo il Piemonte invaso dalle truppe francesi ed essendo stata la legislazione della sorveglianza dei titoli profondamente modificata, si può supporre ne sia derivato in principio un certo disordine nel controllo sull'assaggio degli argenti. Dal punto di vista stilistico l'oggetto propone motivi di repertorio propri della seconda metà del XVIII, che ebbero ampia diffusione nell'ambito della produzione sacra. Un riferimento a questo manufatto può essere costituito dalla croce nella sacrestia della parrocchiale dei SS. Cosma e Damiano in S. Damiano d'Asti, in lamina di rame argentato, sbalzato e cesellato, per la quale si rimanda alla relativa scheda ministeriale di F. Varallo, 1981. La decorazioni a fogliami e vlute presenta affinità con l'urna reliquiario di argentiere piemontese della metà del secolo XVIII nella chiesa di S. Lorenzo a Trino (A. Bondi, "Inventario Trinese. Fonti e documenti figurativi", catalogo della mostra, Trino 1980). Pietro Secondo Caligaris pare quindi assumere modelli stilistici collaudati e sicuri, che possono contenere una committenza non troppo amante delle novità. Il cuore fiammante che appare alle quattro estremità della croce fa supporre una collocazione originaria nella Cappella del S. Cuore della stessa chiesa. Purtroppo mancano documenti archivistici che possano permetterci di stabilire con esattezza la data in cui questo altare assunse l'attuale dedicazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034579
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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