paramento liturgico, insieme - manifattura francese (seconda metà sec. XVIII)

paramento liturgico,

La pianeta è confezionata con 19 pezze di tessuto omogeneo

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA filo di seta/ lavorazione a telaio
    filo dorato
    lino/ tela
    oro lamellare/ tessitura a telaio
    seta/ broccata in seta
    seta/ pékin
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il paramentale proviene dalla chiesa di Madonna di Campagna di Gattico, ma il reperto non è menzionato negli inventari della chiesa parrocchiale redatti in occasione delle visite pastorali. E' stata depositata ad Oleggio dal 1982 a cura della Commissione d'arte Sacra della Curia novarese (Comunicazione orale p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, don Teresio Brustio, don Tino Temporelli membri della Commissione). Per l'istituzione del Museo diocesano si fa riferimento alla scheda cartacea n. 307. Il tessuto, per le composizioni floreali abbinate ai nastri, per la resa cromatica dei fiori e la raffinatezza del disegno è dacollegare al velo omerale della chiesa collegiata di S. Maria di Arona datato 1760-1770 (M. Cuoghi Costantini, Scheda 20, in D. Devoti - G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, Torino 1981, pp. 187-188). Per i motivi floreali di piccole dimensioni e per il fondo rigato monocromo eseguito con una tecnica analoga, il pekin, è da accostare al "piviale a fondo avorio" della stessa chiesa aronese di S. Maria datato agli anni 1770-1790 (E. Bazzani, Scheda 23, in D. Devoti - G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, Torino 1981, pp. 199-201). L'intervento dell'ordito supplementare (o "pelo strisciante", vedi Dizionario C.I.E.T.A., Lione 1959, p. 20) per la realizzazione di parte del motivo decorativo della pianeta conservata presso il museo oleggese, rimanda ai tessuti prodotti e documentati agli anni 1757-1780 a reggio Emilia, dove sono indicati con il termine "gorgorano" e realizzati con il fondo taffetas (E. Bazzani - M. Cuoghi Costantini, I. Silvestri, Per una raccolta storica del tessuto, in G. Ambrosetti (a cura di), Guida alle Galleria d'arte. La Galleria Fontanesi, Reggio Emilia 1977, Vol. II, pp. 106-107). Il fondo del tessuto novarese - per l'effetto di rigature monocrome ottenute per armature diverse o pekin (Dizionario C.I.E.T.A., Lione 1959, p. 23) quali il raso da 8 e gros de Tours, pare corrispondere alla descrizione del "gorgorano" fornita dal manoscritto Trolliet. In mancanza di dati precisi, l'impostazione del decoro e le particolarità tecniche suggeriscono una manifattura francesco degli anni 1770-1780. Per alcune analogie stilistiche del tessuto analizzato si fa riferimento anche a R. Cox, Les soieries d'art depuis les origines jusq'à nos jours, Parigi 1914, p. 48; D. Devoti, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, sch. 176, 179, 201; B. Markowski, Europaische seidengebe des 13-18 jahrhunderts, Colonia 1976, p. 144
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034345-1
  • NUMERO D'INVENTARIO 37/V
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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