paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (primo quarto sec. XVIII)

paramento liturgico, post 1700 - ante 1724

Il paramento, di colore cangiante giallo-azzurro, è costituito da una pianeta, una stola e da un manipolo. Il motivo decorativo del tessuto è definito da una grande composizione disposta in teorie parallele, che comprende un tralcio rivolto verso l'alto e con andamento a S rovesciata, e dalla forma fantastica, tipo cornucopia, da cui sale un ramo con due grandi foglie e tre rametti con foglie e fiori piiù piccoli, e, dallo stesso tralcio, scende verso il basso un ramo con fiori tipo-orchidea e foglie composite. Damasco Gros de Tours colore giallo-azzurro. R.d.d.: cm. 56 x n.r. Orditi: uno di fondo in seta azzurra, 168 fili/cm. Trame: una di fondo in seta gialla, 32 colpi/cm. Costruzione tecnica: il damasco ottenuto dall'accostamento della faccia-ordito dell'armatura raso da 8 per il fondo, dalla armatura Gros de Tours per il motivo decorativo. Entrambe le armature sono realizzate da uno stesso filo d'ordito in seta azzurra, e da una trama in seta gialla. Galloni: (cm. 4 e cm. 1) eseguiti al telaio, in seta gialla e avorio; disegno: motivo geometrico a segmenti disposti a rombo. Fodera: tela di lino rosa-giallo, tinta a pezza e cerata

  • OGGETTO paramento liturgico
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato proviene dal fondo tessuti dell'ex Museo Diocesano di arte sacra di Novara, depositato parzialmente dal 1981 presso il Museo d'arte religiosa di Oleggio, a cura della Commissione d'arte sacra della stessa Curia novarese (rif. oralm. da p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, e da Don Teresio Brustio e da Don Tino Temporelli, membri della citata commissione; per le vicende del Museo Diocesano si rimanda alle note in fondo alla chiesa). La sola indicazione del luogo di provenienza in questo caso, Borgoticino, indicato sul biglietto appuntato sulla pianeta, sarebbe bastato, secondo il compilatore, per indicarne la provenienza dalla chiesa parrocchiale di tale località; da comunicazione orale di don Temporelli dovrebbe provenire dalla chiesa parrocchiale del paese. Il parato non è comunque riconoscibile nei documenti ed inventari della chiesa parrocchiale di M. V. Assunta di Borgoticino. Il tessuto, quindi, è da accostare ad esempi noti e datati al primo decennio del Settecento, cfr. D. Devoti, L'arte del tessuto in Europa, Milano, 1974, nn. 147-148; M. Cuoghi Costantini, scheda n. 9, in D. Devoti-G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra (Torino, Mole Antonelliana, novembre-dicembre 1981), Torino, 1981, pp. 152-155, sia per l'invenzione delle foglie, sia per l'eleganza delle forme, tipicamente settecentesca. In particolare, il paramento di Borgoticino presenta molte affinità con la pianeta conservata presso la chiesa collegiata di Arona per il motivo detto "bizarre" e per la tecnica, damasco Gros de Tours, oltre che per la morbidezza del disegno delle foglie e degli altri elementi; è simile anche il motivo geometrico dei galloni. Si è indotti, perciò, a collocare il tessuto di Borgoticino all'inizio del XVIII secolo e, in mancanza di dati più precisi, di ritenerlo opera di tessitori italiani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034320-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 12/ v
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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