figura femminile

dipinto, post 1511 - ante 1514

Si intravede sulla destra una sagoma femminile avvolta in un manto color mattone cotto, su di un fondo più chiaro. Più in alto si vede un'ampia zona bianco-grigiastra delimitata alla sommità da una striscia nera. A sinistra limita il dipinto una cornice architettonica illusionistica ornata da una candelabra campita in grigio chiaro su fondo nero. A destra del frammento maggiore vi è un ampio lacerto di intonaco affrescato (che va scomparendo per effetto delle efflorescenze saline) di color rosso mattone su cui non si distingue immagine alcuna

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo-piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non ci sono pervenute notizie documentarie specifiche sull'affresco in questione, forse ancora nascosto dall'intonaco soprastante quando la Brizio esplorò l'abbazia ed ignorato anche da Chierici nel 1968. Il documento settecentesco della 'Series Abbatum' ascrive all'abate Pettenati per i primi anni del suo governo, tra 1511 e 1514, la scelta di ornare l'interno della chiesa con "sedilia Chori eleganti forma qua adhuc conspicintur, deinde organa...aliaque ornamenta Ecclesiae". E' probabilmente nel corso di quest'intervento che va collocata la realizzazione dell'affresco. Il pessimo stato di conservazione e la frammentarietà del dipinto ne rendono problematica l'analisi stilistica. Tuttavia i resti di candelabra e i frammenti dell'originaria inquadratura architettonica non paiono in contrasto con gli indirizzi di fondo nè con le scelte di colta classicità che improntano la decorazione del chiostro voluta dallo stesso abate Pettenati. Ad integrare per noi l'immagine di quello che dovette essere il prestigioso intervento decorativo di primo Cinquecento, da immaginarsi di più ampia portata, some suggerisce lo stesso documento settecentesco, ci soccorre il superstite coro ligneo realizzato pe l'abbazia dal cremonese Pietro Sacca a partire dal 1511 e, se attendibile, la notizia riportata dal Vesme e ripresa dal Viale che vuole proveniente dal S. Andrea l'Adorazione dei Magi di Girolamo Giovenone (da collocarsi però in una data più avanzata rispetto al triennio 1511-1514 indicato dalla 'Series') ora alla Pinacoteca dell'Arcivescovado; dati che precisano l'immagine di una committenza sensibile e curiosa non solo ai più recenti approdi della cultura lombarda, ma anche attenta, almeno in via indiretta, alle nuove sperimentazioni gaudenziane (V. Viale, "Il Duomo di Vercelli", Vercelli 1973)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034295
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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