cancello, opera isolata - bottega piemontese (seconda metà sec. XIX)

cancello, post 1869 - ante 1875

Il cancello, di forma rettangolare, a due battenti, è formato da sbarre di ferro di sezione quadrata terminanti in un rigonfiamento ad anello in corrispondenza dell'incrocio con le sbarre orizzontali (in basso, a metà altezza e alla sommità ove il motivo si ripete due volte a poca distanza). Lo zoccolo del cancello, pieno per i due terzi della sua altezza, è invece ornato nella parte alta da un motivo quadrilobo stilizzato, inserito in una cornicetta quadrata che si ripete per tutta la larghezza del cancello. Lo stesso motivo è ripreso in alto, nella sezione orizzontale fissa al muro, sulla quale si innestano i fermi verticali della serratura. La parte terminale di questa sezione fissa che, per la sua posizione, impone l'apertura del cancello verso l'esterno del chiostro, si conclude con un rigonfiamento ad anello da cui fuoriescono barrette verticali terminanti a punta

  • OGGETTO cancello
  • MATERIA E TECNICA metallo/ fusione
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Mancano notizie documentarie dirette sul cancello. La fattura, piuttosto comune, rivela una produzione relativamente recente. La lavorazione del metallo per fusione suggerisce senz'altro una datazione non anteriore al primo Ottocento. Viceversa, l'utilizzazione tranne in pochi punti sui quali non è da escludere un intervento più recente, di chiodi ed inserti di metallo per congiungere le parti, invece della saldatura, fa pensare ad una datazione che si mantiene interna al XIX secolo. Una conferma in questa direzione viene dalla presenza del cancello, che si intravede in lontananza insieme al portone di acceso al chiostro, in una lastra fotografica del fondo Masoero, non datata, ma probabilmente risalente a fine Ottocento (cfr. Fondo Masoero, Museo Borgogna di Vercelli, lastra fotografica non numerata, indicata con il n° 12 nella numerazione recente"). Il motivo del rigonfiamento ad anello in corrispondenza dell'incrocio delle sbarre orizzontali e verticali è inoltre molto diffuso tra la fine dell'Ottocento e primo Novecento. Il decoro quadrilobo, invece, suggerisce reminiscenze neogotiche tardo-ottocentesche. Il cancello fu probabilmente realizzato nell'ambito dei lavori di abbellimento degli edifici abbaziali, progettati da Giuseppe Locarni e da lui eseguiti in collaborazione con il pittore Carlo Costa, durante i quali fu costruito il portone di accesso al chiostro (cfr. scheda di catalogo precedente) o, al più tardi, quando lo stesso Locarni curò, nel 1875, per incarico del Comune, l'allestimento del Museo Lapidario di Buzza all'interno del chiostro e dovette forse provvedere ad un nuovo cancello per garantire la sicurezza dei cimeli ivi conservati. Il cancello è accostabile alla più monumentale cancellata del tempio iscraelitico di Vercelli, progettato dallo stesso Locarni ed eretto nel 1879, di cui ricorda, sia pure in una soluzione notevolmente semplificata, i caratteri: lo zoccolo inferiore pieno, liscio, le sbarre verticali terminanti ad anello, la parte alta percorsa da un motivo ornamentale orizzontale (cfr. C. Faccio, "Giuseppe Locarni. Onoranze e commemorazioni", Vercelli 1905)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034281
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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