ritratto di Luigia Viecha
dipinto
1879 - 1888
Mensi Francesco (attribuito)
1800/ 1888
La benefattrice è raffigurata al centro della tela, a mezza figura, in posizione di tre quarti, seduta su una sedia di colore nero; indossa un abito di colore bruno, con colletto e polsini bianchi mentre il colletto, la cintura, gli orecchini, la spilla e il copricapo sono di colore nero. Accanto al personaggio compare un tavolo sul quale è appoggiato un libro con il dorso di colore nero e giallo-oro. Lo sfondo è di colore grigio piombo. A destra del personaggio, in grigio scuro, compare una scritta in nero identificante il personaggio e l'entità della donazione
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
legno, intaglio
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 98
Larghezza: 74
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ATTRIBUZIONI
Mensi Francesco (attribuito): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale dei SS. Antonio e Biagio
- INDIRIZZO via Venezia, 16, Alessandria (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto risente dei suggerimenti suggeriti alla ritrattistica pittorica, nella seconda metà dell'Ottocento, dal ritratto fotografico che, in quegli anni, si andava affermando. Presenta notevoli affinità con i ritratti eseguiti dal pittore Francesco Mensi nell'ultimo quindicennio della su avita, quando ormai aveva abbandonato i grandi lavori a soggetto storico o sacro. In particolare, il modo di rendere l'espressività del volto e degli occhi ricorda il ritratto raffigurante Mons. Varesini, 1884; inoltre, la nettezza dei contorni e del chiaroscuro, lo sfondo omogeneo e senza profondità, la gamma dei colori usati (con largo impiego di grigi) ed una certa rigidezza nell'impostazione del quadro, avvicinano quest'opera ai ritratti raffiguranti: Elia Levi Deveali, 1878; Matteo Bianchi, 1881; Eugenio Proli, 1876-77; eseguiti dal Mensi per l'Ospedale. Il dipinto raffigura la benefattrice Luigia Viecha che, con testamento del 7 febbraio 1869, depositato negli atti l'8 dicembre 1879 e reso esecutivo, all'anniversario della morte, con atto del 23 marzo 1880, rogato Badò Carlo (Archivio Ospedale), ordinava l'esecuzione di un letto per i poveri incurabili (F. Gasparolo-F. Guasco di Bisio-C. Parnisetti, "Raccolta di iscrizioni alessandrine", Alessandria 1935). Il suo nome compare infatti in un elenco dei benefattori a favore dell'Istituto Geriatrico "Luigi Patria", redatto da Pasero Carlo (Archivio Ospedale). Il dipinto venne collocato nella galleria dei quadri ricordo dei benefattori istituita nel 1933 (Agapiti, "L'Ospedale Civile di Alessandria", in "Alexandria", II, 1934, fasc. 4), è infatti riconoscibile nella fotografia di una delle sale dell'allestimento, conservata in archivio. Non si sa dove si trovasse prima di questa data nè quando passò all'attualòe collocazione nel Salone delle Adunanze, poichè non furono registrati i molteplici spostamenti dei quadri avvenuti, all'interno dell'edificio ospedaliero, per esigenze di arredo di ufficio, corridoio, sale. Il dipinto compare in un inventario del 1960 (Archivio Ospedale) con il n° 40, numero che non è riportato sul retro del quadro
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034241
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso, a destra - 1879/ LUIGIA VIECHA/ SEGUENDO/ L'IMPULSO DEL/ PIETOSO SUO/ CUORE/ ORDINAVA COL/ SUO ULTIMO/ TESTAMENTO/ L'EREZIONE/ DI UN LETTO/ PER I POVERI/ INCURABILI - lettere capitali - a penna -
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