pisside, opera isolata - bottega lombardo-piemontese (metà sec. XVII)

pisside, 1640 - 1660

La piccola pisside si compone di quattro parti. Il piede, che forma un corpo unico con i lnodo, dall'aspetto moderno, dorato e tornito. La coppa liscia e dorata alla quale è saldato uno stelo filettato che si innesta nel blocco piede-nodo trattenuta ad esso da un dado avvitato sotto la base. La coppa presenta all'esterno del bordo un risalto che corre sull'intera circonferenza con due interruzioni nelle quali si innestano due denti di bloccaggio fissati esternamente al coperchio. Il coperchio è lavorato a sbalzo con motivi vegetali e floreali racchiusi entro cornici ellittiche alternati a lunette e losanghe, è concluso in alto da una cuspide decorata a foglie di alloro e di acanto. La piccola croce dorata - fissata per ribattitura all'interno della cuspide, ha le estremità dei bracci a coda di rondine

  • OGGETTO pisside
  • MATERIA E TECNICA ottone/ cesellatura/ fusione
    argento/ fusione/ punzonatura/ sbalzo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombardo-piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di una pisside piccola nella sacrestia dell'antica parrocchiale vi è notizia fin dal 1649 quando si ordina di provvederne una più grande: è attorno a questi anni infatti che si completa l'ampliamento della antica parrocchiale ed i problemi di capienza della chiesa si riflettono anche sugli arredi come la pisside che necessita più grande (Archivio Storico Diocesano di Novara, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Tornielli, 1649, tomo 150). Già nel 1665, infatti, le pissidi sono due: una piccola e l'altra grande, con coppa d'argento (Archivio di Stato di Novara, Inventarium Parochialis Ecclesiae loci Grig.ci (10/06/1665), Notaio G. A. Gasparino, Grignasco, Minutario n. 4). La pisside più piccola nel 1702 è "d'ottone con coppa d'argento" per il viatico agli infermi (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Inventario (1702), Arciprete C. S. Tartagliotti, cart. Censi Canoni Livelli Diritti parrocchiali, doc. (1702/07/03)); nel 1749 è documentata una "pisside piccola pure d'auricalco con sua coppa d'argento (Archivio di Stato di Novara, Inventarium Sacrarij Eccl.iae Paroch.lis Grignasci (07/08/1749), Notaio G. B. Preti, Grignasco, Minutario n. 4), nel 1757 è documentata una pisside "piccola d'ottone con coppa pure d'argento" (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Inventario (1757/06/06), don Terrazzi, carte sciolte) e nel 1763 "una pisside piccola parimente d'ottone per portare il SS.mo viatico agli infermi lontani (Archivio di Stato di Novara, Inventarium Ven. de Fabricae Ecclesiae Paroch.lis Terrae Grig.ci (30/05/1763), fondo notai, notaio G. B. Preti, Grignasco, minutario n. 12 (1763-1765). Nel 1783 c'è ancora nella sacrestia dell'antica parrocchiale una "pixidula pro infirmis ad praescriptum" (Archivio Storico Diocesano di Novara, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Balbis Bertone, 1783, tomo 358). Fu certamente trasportata nella nuova parrocchiale pochi giorni dopo la sua consacrazione (12/07/1783) e nel 1789 viene descritta tra gli arredi dell'altare maggiore, insieme a due pissidi in argento "altra pisside... d'ottone" (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Relazione fatta l'anno 1789, Arciprete L. Pitti, Cart. Censi Canoni Livelli Diritti parrocchiali). Il dettagliato inventario di don Stella del 1846 annota quattro pissidi, due delle quali piccole, di rame argentato, dorate internamente, per il viatico. L'annotazione a margine dell'arciprete Stella le dice "sdrucite assai e da riformarsi e ridursi ad una sola mezzana e decente" (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Inventario dell'arciprete don A. Stella, 1846-1849, Carte sciolte). Quella in oggetto ha il gambo chiaramente contrastante con il coperchio e la coppa ed è la più piccola oggi esistente in chiesa. Vi è notizia che fu "cambiata la croce dorata, aggiustata e forbita la pisside più piccola...dall'argentiere Vincenzo Negri della Ferùta" come da parcella presentata il 05/06/1846 che assieme all'indoratura di bacile e lunetta "dell'Ostensorio di ottone dorato" ammontava a £. 58.24 nuove di Piemonte pari, al cambio di allora, a 28 soldi di Milano (Archivio Parrocchiale di Grignasco, dettaglio da unirsi all'inventario 1846, don A. Stella, Carte sciolte, fascicolo 19). L'operazione può aver riguardato la sostituzione del gambo ed anche la saldatura del perno filettato alla coppa, oltre alla sostituzione della croce che attualmente non è ben fissata. Il coperchio può ritenersi originale e la sua decorazione richiama quella del calice argentato con coppa dorata schedato oltre
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034030
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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