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dipinto, post 1783 - ante 1784

Il tema è quello del secondo mistero gaudioso. Maria, a capo scoperto e aureolato, indossa una veste rossa con manto grigio; abbraccia Elisabetta (con veste grigia e manto rosso che le copre il capo). Alle spalle di Maria un uomo con il cappella veste grigia e manto giallo (San Giuseppe) ed alle spalle di Elisabetta un vecchio dalla lunga barba bianca, con manto grigio e veste gialla. Sullo sfondo, un edificio grigio con una finestra sovrastata da una cornice lineare

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo fu realizzato con ogni probabilità contestualmente alle cornici a stucco fra il 12/07/1783 (data della consacrazione della chiesa, quando nessun altare era ancora dedicato e le ancone erano ancora da completare: Archivio Storico Diocesano di Novara, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Balbis Bertone, 1783, tomo 358) ed il 1789, quando l'altare è ormai dedicato alla Madonna del Rosario e provvisto, come gli altri degli "ornamenti necessarii" (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Relazione fatta l'anno 1789, Arciprete L. Pitti, Cart. Censi Canoni Livelli Diritti parrocchiali). La datazione può essere tuttavia ristratta tra la fine del 1783 ed i primi mesi del 1784, se si pensa che l'11/03/1784 la statua della Madonna del Rosario veniva collocata ed il giorno seguente benedetta. E' presumibile che a quella data i misteri del Rosario fossero già realizzati (Archivio Privato Giongo Cacciami Grignasco, Memoria che nell'anno 1783..., Don Carlo Cacciami, 1783-1799, manoscritto, f. 456). La doratura delle cornici in stucco è quasi certamente successiva ed attribuibile all'indoratore A. Chiara di Varallo, che deve averle realizzate nel complesso dei lavori fatti per la chiesa e finanziati al conte Viotti tra 1829 e 1830. Si nota un dislivello tra il piano dei medaglioni affrescati e la parete di fondo della cappella, il cui intonaco copre parte della cornice in stucco. Questo avvalora l'ipotesi della datazione di affreschi e stucchi a fine Settecento; l'aumento di spessore dell'intonaco risale probabilmente ai lavori di primo Ottocento. La qualità della decorazione in stucco rivela inoltre l'apporto di artigiani locali non certo all'altezza degli stuccatori ticinesi Pellegrino e Morazzone, autori degli altri stucchi presenti in parrocchiale. L'affresco è di modesta qualità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034009-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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