altare, opera isolata di Bottinelli Stefano (secondo quarto sec. XIX)

altare,

Delimitato da due lesene scanalate con capitelli dorati realizzate in marmo grigio a venature verticali. Il timpano è delimitato da due grandi volute a ricciolo con fiore terminale dorato e culmina con un medaglione ovale con uno dei misteri del Rosario, sormontato da una piccola croce, da cui scendono due ghirlande dorate. Al di sotto delle lesene è una zona a campiture regolari in marmo variegato rosso-marrone e grigio-violaceo. Sulla mensa sono due gradini fra i quali è inserito il tabernacolo (portina in legno con Madonna del Rosario). Paliotto in marmo rosso con medaglione circolare in centro. La mensa poggia su un gradinoin marmo rosso con suppedaneo in legno inserito. al centro, nicchia con telaio in legno dorato chiusa da una porta con vetro e contenente la statua della Madonna del Rosario, con alcuni ex voto appesi alle pareti. Ai lati delle lesene sono collocati i 14 riquadri dei Misteri del Rosario, circondati da cornici in stucco dorato

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo/ grigio/ doratura
    MARMO ROSSO
    marmo venato
  • ATTRIBUZIONI Bottinelli Stefano (notizie 1828)
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare, originariamente non in marmo, fu eretto tra 1770 e 1771 dagli stuccatori ticinesi F. Pellegrino e G. B. Morazzone, nel contesto dei lavori di "totale finimento interiore tanto di stucco come di calcina" come attestano i capitoli di appalto redatti prima della morta del Vittone (Archivio di Stato di Novara, Deliberatio facta per Regentes Communitatis Grignasci, Notaio G. B. Preti, Grignasco, minutario n. 14, 1767/1770, doc. n. 2861) e, implicitamente, il collaudo delle opere stesse eseguito alla fine del 1771 dall'Ing. Ravelli di Torino (Archivio Comunale di Grignasco, Mandato di pagamento 26/11/1771, Cart. 65, Conti 1768/1776). All'atto della consacrazione della chiesa (1783), il vescovo annota che le cappelle sono "cum respectivis erectis altaribus, et anconis plasticis adhuc tamen perficiendis" (Archivio Storico Diocesano di Novara, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Balbis Bertone, 1783, tomo 358). Il perfezionamento a cui allude il vescovo riguarda la collocazione di arredi e reliquie che, tr ail 21 ed il 23 settembre 1783, furono trasportate dall'antica parrocchiale alla nuova chiesa (Archivio Privato Giongo Cacciami Grignasco, Memoria che nell'anno 1783..., Don Carlo Cacciami, 1783-1799, manoscritto, f. 456; Archivio Parrocchiale di Grignasco, Risposta alla comparsa Durio (1786), Cart. Fabbricerie Atti e Pratiche, doc. XV). Come attesta il manoscritto di don Carlo Cacciami, il 23/09/1783 nella nicchia venne collocata una statua della Madonna del Rosario che le famiglie Luini e Bellotti avevano donato al monastero di Grignasco e che fu sostituita poi da quella attuale nel 1784. Nel 1789 l'altare è già benedetto ed ha gia questa dedicazione; l'arciprete Pitti annota che che gli altari sono stati " tutti eretti con la nuova fabbrica e provveduti degli ornamenti necessari" (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Relazione fatta l'anno 1789, Arciprete L. Pitti, Cart. Censi Canoni Livelli Diritti parrocchiali). Il 30/09/1815 la cappella era dotata di balaustra in marmo perchè allora fu pagato il marmorino Giuseppe Bottinelli (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Attivo Passivo. Chiesa parroch.le fuori d'uso, spese dal 1803-1829) che ne aveva redatto anche un fedele schizzo. Ancora nel 1819 l'altare "coementicium est cum mensa pariter coementicia" mentre quello dirimpetto dedicato a San Giustino "marmoreum est" (Archivio Storico Diocesano di Novara, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Morozzo, 1819, tomo 372). La ristrutturazione in marmo è del 1828 e fu finanziata dal conte Viotti su progetto del marmorista Stefano Bottinelli. nell'archivio parrocchiale esiste infatti un disegno da lui firmato e datato 21/12/1827, con il modello per le ancone in marmo degli altari di San Giustino e del Rosario e con l'impegno di erigerle entro il mese di settembre 1828. IL 20/08/1828 è registrato il pagamento di £. 250 "per la mettitura de'marmi alli operai coi mastri da muro nelle due cappelle di San Giustino e di M. vergine del SS.o Rosario" (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Attivo Passivo. Chiesa parroch.le fuori d'uso, spese dal 1803-1829). Le dorature sono sttribuibili all'indoratore A. Chiara di Varallo (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Promemoria 01/10/1829, Cart. Fabbriceria atti e prtatiche). In un atto di donazine del conte Viotti del 08/11/1830 vengono ricordate le opere da lui finanziate nella parrocchiale, tra cui "la ricostruzione in marmi fini" degli altari di San Giustino e del Rosario (Archivio Comunale di Grignasco, Obbligazione per mezzo d'Ordinato della Comunità di Grignasco e Fabbriceria Parrocchiale di esso luogo, 08/11/1830, Cart. 10, Consiglio delibere, 1816-1837). Rispetto al disegno, che nella parte sinistra si riferisce all'altare in oggetto, l'opera si discosta solo per il frontone (di cui peraltro era prevista la modifica), per la forma del capitello delle lesene (non definite nel disegno) per il colore di alcuni marmi. La ristrutturazione forse comportò anche la sostituzione del tabernacolo che in un inventario di metà Ottocento viene detto essere di legno, in disuso e collocato nella soffitta sopra la sacrestia (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Lettera di don Tamiotti all'arciprete Stella (1846/02/13), Cart. Fabbriceria Atti e Pratiche). Il rivestimento in marmo si rese necessario anche per mascherare l'umidità di risalita che, in seguito, fra il 1926 ed il 1931 impose ingenti spese per i lmarmista Zara ed il capomastro Franchi Arduino (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Registro dei conti per la Fabbriceria parrocchiale di Grignasco dall'anno 1906 all'anno 1942), confermate da una nota del 1929 relativa a "spesa per il riattamento e cambi di marmi disfatti dall'umidità ai due altari di San Giustino e del Rosario" (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Questionario dell'arciprete Pietro Gallavresi, 31/10/1929, carte sciolte)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034006
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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