deposizione di Cristo nel sepolcro

dipinto,

In un antro scuro, dalla cui apertura si intraverdono le tre croci del calvario, il Cristo viene deposto nel sepolcro. Il corpo nudo è avvolto in un bianco lenzuolo ed il capo aureolato di luce è reclinato sulla spalla destra. Un uomo dalla veste verde-azzurra e manto rosso (San Giovanni?) lo sorregge alle spalle mentre un altro, più anziano, con turbante e manto viola, ne sostiene il braccio destro. Delle pie donne, due sono in piedi, dolenti ed a capo coperto: su vesti rosse idossano una un manto azzurro e l'altra grigio. La terza (Maria Maddalena) è inginocchiata davanti al sepolcro e mani giunte, con i lunghi capelli sciolti sulle spalle, con un manto rosso su veste grigia. Cornice in forma di croce con fasci abombata decorata da palmette dorate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Avondo Giovanni (1763/ 1829)
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima notizia dell'esecuzione del ciclo è del 1829 (ASDN, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Morozzo, 1819, tomo 418), ma è probabile che la data 1828 posta sull'affresco con la decollazione del Battista si riferisca alla realizzazione dell'intero ciclo. Lo stessi dicasi per l'autore Giovanni Avondo, citato per la prima volta a pochi anni dall'esecuzione del ciclo (G. Lana, Guida ad una gita entro la Vallesesia, Novara 1840, p. 148); il pittore fu successore di Rocco Orgiazzi alla cattedra di scuola di disegno di Varallo; egli ebbe la possibilità di attingere ai disegni del Borsetti e degli Orgiazzi, di cui riprende spesso schemi e soggetti compositivi, che sono conservati alla Pinacoteca di Varallo come "Raccolta Avondo" (M. Rosci - S. Stefani Perrone, Borsetti e gli Orgiazzi, Borgosesia 1983). Nella visita pastorale del 1829 il vescovo accenna anche ad un benefattore che finanziò la realizzazione del ciclo che è identificabil enel conte G. B. Viotti, come attesta un atto comunale del 08/11/1830 (ACGrignasco, Delibera 08/11/1830, Cart. 10, Consiglio delibere 1816-1837). Le dorature della cornice sono attribuibili all'indoratore A. Chiara di Varallo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033958-6.2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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