battaglia di Lepanto

dipinto post 1828 - ante 1828

La Madonna, avvolta in una veste rossa ed un manto azzurro, co in capelli raccolti da un nastro, appare seduta su una nube con il bambino in piedi al suo fianco, cinto da un bianco perizoma. E'attorniata da tre coppie di cherubini in un cielo grigio azzurro con luminescenze chiare, che fa da sfondo alla apparizione. Al di sotto i vessilli crociati emergono da una densa nube di fumo, mentre in primo piano due navi turche sono conquistate dai soldati cristiani. Uno di essi, con elmo, corazza e calzoni verde-azzurro, è aggrappato al bordo di una galeotta, mentre un'altro - in piedi sulla barca - brandisce una spada contro due turchi atterriti. Un terzo osserva il nemico decapitato dietro il quale un arciere turco è in atto di tendere un arco. Il mare è livido, dai toni grigio-violacei, più cupi del cielo. Cornice in forma di croce con fasci abombata decorata da palmette dorate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 100
    Larghezza: 127
  • ATTRIBUZIONI Avondo Giovanni (1763/ 1829)
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tema dell'affresco è connesso alla scena con l'annuncio a Pio V della protezione della Madonna collocata sul fianco opposto della cappella, dedicata alla Madonna del Rosario. Pio V è infatti noto per aver fissato la formula del Rosario ed aver istituito la Commemoratio Virginis de Victoria" l'anno dop la battaglia di Lepanto (07/10/1571); contribuendo alla diffusione del culto della Madonna del Rosario, alla cui intercessione era stata attribuita la vittoria. La prima notizia dell'esecuzione del ciclo è del 1829 (ASDN, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Morozzo, 1819, tomo 418), ma è probabile che la data 1828 posta sull'affresco con la decollazione del Battista si riferisca alla realizzazione dell'intero ciclo. Lo stessi dicasi per l'autore Giovanni Avondo, citato per la prima volta a pochi anni dall'esecuzione del ciclo (G. Lana, Guida ad una gita entro la Vallesesia, Novara 1840, p. 148); il pittore fu successore di Rocco Orgiazzi alla cattedra di scuola di disegno di Varallo; egli ebbe la possibilità di attingere ai disegni del Borsetti e degli Orgiazzi, di cui riprende spesso schemi e soggetti compositivi, che sono conservati alla Pinacoteca di Varallo come "Raccolta Avondo" (M. Rosci - S. Stefani Perrone, Borsetti e gli Orgiazzi, Borgosesia 1983). Nella visita pastorale del 1829 il vescovo accenna anche ad un benefattore che finanziò la realizzazione del ciclo che è identificabil enel conte G. B. Viotti, come attesta un atto comunale del 08/11/1830 (ACGrignasco, Delibera 08/11/1830, Cart. 10, Consiglio delibere 1816-1837). Le dorature della cornice sono attribuibili all'indoratore A. Chiara di Varallo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033958-5
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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