presentazione di Maria Vergine al tempio

dipinto,

Ai piedi di un altare su cui è posata un'anfora siede un sacerdote con le braccia tese nell'atto di accogliere Maria Bambina, con il capo aureolato e vistita di azzurro, inginocchiata sui gradini dell'altare con gli occhi chiusi e le mani incrociate sul petto. La madre Anna, con un rosso manto che le copre il capo, ed il padre Gioacchino con un manto viola sono più indietro, alle sue spalle. Il sacerdote, con veste bianca e manto rosso, è assistito da un giovane con un manto bianco su veste verde che regge un candeliere con un cero acceso. Alle spalle del sacerdote, un anziano, accanto ad un leggio, si rivolge verso la scena a cui assistono, dall'altro lato della composizione, due figure maschili e tre femminili (una delle quali regge un canestro con due colombe). Lo sfondo è caratterizzato da elementi architettonici classici composti con fantasia (colonne, archi, pilastri, lesene). Il dipinto presenta una cornice bombata con foglie dorate ed una decorazione più esterna di tipo rocaille

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Avondo Giovanni (1763/ 1829)
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il riquadro era già previsto fin dal 1752 nel progetto di Vittone; la cornice e le decorazioni in stucco spettano pertanto ai ticinesi Pellegrino e Morazzone tra il 1770 ed il 1771, nell'ambito delle opere di finitura all'interno della chiesa. La prima notizia dell'esecuzione del ciclo è del 1829 (ASDN, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Morozzo, 1819, tomo 418), ma è probabile che la data 1828 posta sull'affresco con la decollazione del Battista si riferisca alla realizzazione dell'intero ciclo. Lo stessi dicasi per l'autore Giovanni Avondo, citato per la prima volta a pochi anni dall'esecuzione del ciclo (G. Lana, Guida ad una gita entro la Vallesesia, Novara 1840, p. 148); il pittore fu successore di Rocco Orgiazzi alla cattedra di scuola di disegno di Varallo; egli ebbe la possibilità di attingere ai disegni del Borsetti e degli Orgiazzi, di cui riprende spesso schemi e soggetti compositivi, che sono conservati alla Pinacoteca di Varallo come "Raccolta Avondo" (M. Rosci - S. Stefani Perrone, Borsetti e gli Orgiazzi, Borgosesia 1983). Nella visita pastorale del 1829 il vescovo accenna anche ad un benefattore che finanziò la realizzazione del ciclo che è identificabil enel conte G. B. Viotti, come attesta un atto comunale del 08/11/1830 (ACGrignasco, Delibera 08/11/1830, Cart. 10, Consiglio delibere 1816-1837). Le dorature della cornice sono attribuibili all'indoratore A. Chiara di Varallo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033958-1.4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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