natività di Gesù

dipinto post 1828 - ante 1828

L'interno è suggerito da una rustica arcata che lascia vedere sullo sfondo una casa col tetto in paglia; l'atmosfera è resa irreale dall'apparizione di angeli e cherubini fra le nubi da cui si irradia una luce rosata. Al centro della scena, dal Bambino si irradia una viva luce; Maria, con veste rossa e manto azzurro, lo depone sulla paglie della mangiatoia e tre angeli biondi con vesti bianche e rosse si inginocchiano a terra. Sullo sfondo, Giuseppe, con un manto marrone ed un cappello a tesa larga, regge un cero acceso accanto al bue e all'asinello. Ofrono doni una donna (capelli raccolti sulla nuca, manto violaceo su veste bianca a maniche rimboccate) che regge un cento di uova ed una figura canuta in abito scuro; sulla destra un gruppo di pastori. Uno di essi, inginocchiato accanto ad un agnello e ad uno scigno colmo di panni, ha un tascapane in vita ed una corta veste rossa con calzoni verdi. Delle quattro figure accanto all'ingresso, uno ha il capo avvolto in un manto verde chiaro, e spicca la rossa berretta di un altro pastore. Il dipinto presenta esternamente alla cornice una ricca decorazione rocaille

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 120
    Larghezza: 330
  • ATTRIBUZIONI Avondo Giovanni (1763/ 1829)
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il riquadro era già previsto fin dal 1752 nel progetto di Vittone; la cornice e le decorazioni in stucco spettano pertanto ai ticinesi Pellegrino e Morazzone tra il 1770 ed il 1771, nell'ambito delle opere di finitura all'interno della chiesa. La prima notizia dell'esecuzione del ciclo è del 1829 (ASDN, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Morozzo, 1819, tomo 418), ma è probabile che la data 1828 posta sull'affresco con la decollazione del Battista si riferisca alla realizzazione dell'intero ciclo. Lo stessi dicasi per l'autore Giovanni Avondo, citato per la prima volta a pochi anni dall'esecuzione del ciclo (G. Lana, Guida ad una gita entro la Vallesesia, Novara 1840, p. 148); il pittore fu successore di Rocco Orgiazzi alla cattedra di scuola di disegno di Varallo; egli ebbe la possibilità di attingere ai disegni del Borsetti e degli Orgiazzi, di cui riprende spesso schemi e soggetti compositivi, che sono conservati alla Pinacoteca di Varallo come "Raccolta Avondo" (M. Rosci - S. Stefani Perrone, Borsetti e gli Orgiazzi, Borgosesia 1983). Nella visita pastorale del 1829 il vescovo accenna anche ad un benefattore che finanziò la realizzazione del ciclo che è identificabil enel conte G. B. Viotti, come attesta un atto comunale del 08/11/1830 (ACGrignasco, Delibera 08/11/1830, Cart. 10, Consiglio delibere 1816-1837). Le dorature della cornice sono attribuibili all'indoratore A. Chiara di Varallo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033958-1.3
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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